Ultimo saluto

Giovane papà vinto dalla malattia, folla ai funerali: "E' stato un dono"

Una folla raccolta nel dolore ha riempito questa mattina, sabato 28 giugno 2025, la chiesa di Novate per i funerali dell'osteopata 43enne vinto dalla malattia

Giovane papà vinto dalla malattia, folla ai funerali: "E' stato un dono"
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Una folla commossa e raccolta nel dolore ha riempito sabato mattina la chiesa di Novate per dare l'ultimo saluto al giovane papà Andrea Passoni.

Le centinaia di persone tra affetti più cari, amici, pazienti e colleghi, che hanno voluto partecipare al funerale del giovane padre di famiglia e apprezzato osteopata, vinto dalla malattia a soli 43 anni, sono la misura di quanto Passoni fosse ben voluto e stimato.

Giovane papà vinto dalla malattia, folla ai funerali: "Sei stato un dono"

A officiare la funzione religiosa don Eugenio Folcio, parroco della frazione, e don Matteo Albani, sacerdote originario di Novate e amico del 43enne, che nel 2015 celebrò proprio nella chiesa dedicata alla Madonna della Pace il matrimonio tra Passoni e la moglie Veronica.

Nella sua toccante omelia, don Eugenio si è riallacciato ad alcuni passaggi del salmo 22 dal Vangelo secondo Matteo, lodando l'atteggiamento con cui Passoni ha affrontato la morte e parlando di lui come un dono.

«Abbiamo tutti il desiderio di mettere ordine alle tante domande che ci tormentano in questo momento - le parole del sacerdote - Anche Gesù sulla croce urlò a gran voce "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?", così anche noi ora ci chiediamo soprattutto perché. Ed è giusto se lo urliamo. Perché una morte come questa, di un giovane papà, ci aggredisce e ci provoca. Persino Papa Paolo VI al funerale di Aldo Moro disse "Signore, tu non ci hai ascoltato". Eppure, questa rabbia non ci impedisce di gridare fiducia, di buttarci come bambini tra le braccia di un papà e di una mamma. In questo congedo carico di nostalgia, possiamo sentire la frescura di questo abbraccio di speranza che non delude mai, perchè il Dio della vità è così. Non ci salva dalla sofferenza ma nella sofferenza, non dalla morte ma nella morte».

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«Andrea è stato un dono per i suoi, per chi lo ha conosciuto e avvicinato - ha proseguito don Eugenio - E' stato un dono perché ha preso sul serio il prossimo, ha saputo metterlo a suo agio e offrendo fiducia e speranza con la sua professionalità, lui che viveva tormentato da tante domande. Ha preso Dio sul serio perché ha chiesto ai medici di non accanirsi quando le prospettive di vita erano diventate nulle e si è affidato al Signore chiedendo l'unzione dei malati e rispondendo "sono sereno". A 43 anni guardare in faccia la morte e affrontarla con due figlie piccole vuol dire entrare in una dimensione vera, arrivare all'autenticità».

A commuovere i numerosissimi presenti, al termine della funzione, anche il messaggio della dottoressa Laura Bertelè con la quale Passoni collaborava da anni. «La notizia che la tua grande anima ora è libera nella Luce mi ha raggiunto a Champoluc dove saresti dovuto arrivare in questi giorni per curare le persone qui riunite per la settimana di terapia - le parole della dottoressa - Adulti pazienti e terapisti, ragazzi, bambini con problemi ortopedici e neurologici. Li avresti guardati dentro e sciolto i nodi psicofisici come solo tu sapevi fare. Hai aiutato tantissime persone a ritrovarsi, a ritrovare la loro strada. Ci mancheranno le tue mani, il tuo sguardo, le tue parole, i tuoi silenzi ma so che ci sarai sempre vicino a noi».

La folla riunita nel funerale ha poi accompagnato l’uscita del feretro del 43enne dalla chiesa, prima di essere trasferito al tempio crematorio, con un lungo applauso.

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