La lettera

Fine Ramadan, il messaggio dell'arcivescovo: "Radici comuni nel dialogo"

Una copia del testo di monsignor Mario Delpini, tradotta in arabo, è stata inviata a tutti i rappresentanti delle comunità musulmane del territorio

Fine Ramadan, il messaggio dell'arcivescovo: "Radici comuni nel dialogo"
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"Radici comuni nel dialogo e nella fratellanza". Attorno a questo concetto ruota il messaggio che l'arcivescovo di Milano Mario Delpini ha rivolto alla comunità musulmana in occasione della fine del Ramadan, trasmettendo segnali di condivisione tra religioni che vanno oltre incomprensioni e polemiche come quelle che si sono verificate a Besana Brianza nei giorni scorsi.

Fine Ramadan, il messaggio dell'arcivescovo Delpini

"Cari fratelli e sorelle musulmani, anche quest'anno è mia premura far pervenire a tutti voi gli auguri miei personali e dei cristiani della Diocesi di Milano per una fruttuosa conclusione del mese di Ramadan e un gioioso ‘Id al-Fitr": inizia così il messaggio che l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha inviato ai fedeli e ai responsabili delle circa 150 comunità musulmane presenti a Milano e nel territorio della Diocesi, in occasione della festa di ‘Id al-Fitr che, con l’interruzione del digiuno - quest’anno tra domenica 30 e lunedì 31 marzo -, segna la fine del Ramadan.

Cinquemila preadolescenti in pellegrinaggio con l'arcivescovo
Monsignor Mario Delpini

"La condivisione di un tempo di digiuno e di preghiera - noi nel periodo della Quaresima, voi nel mese di Ramadan - è l'occasione per ritrovare le comuni radici del dialogo e della fratellanza (…) e per testimoniare gli uni agli altri, e alla società milanese e lombarda, il primato di Dio nelle nostre esistenze, insieme alla gioia che scaturisce dal vivere fedeli a Lui e alla Legge che ci ha donato" ha continuato Delpini nel suo messaggio.

Riferendosi al pellegrinaggio svoltosi in febbraio in Turchia con 123 preti ambrosiani nel loro primo decennio di ordinazione, Delpini sottolinea poi il valore di questa esperienza vissuta nei luoghi "che hanno visto le origini della nostra fede, in occasione del 1700° anniversario della celebrazione del Consiglio di Nicea".

Ha poi raccontato come durante il viaggio ci sia stata anche l'opportunità di momenti di dialogo interreligioso, nei quali i partecipanti si sono sentiti "confortati dalle sapienti parole ascoltate da chi ci ha accolto, rinnovando la stima che reciprocamente nutriamo e riconoscendo insieme la radice religiosa presente nelle nostre storie".

In un’epoca segnata da guerre e dal dilagare del male, l’arcivescovo ha concluso: "Le nostre religioni ci ricordano che, per fermare l'odio e i conflitti, l'arma migliore è la misericordia di Dio. Lasciamoci contagiare dal Suo perdono, per diventare noi tutti fratelli universali, come ha chiesto ai cristiani Papa Francesco nella sua lettera enciclica “Fratelli tutti”, scritta ormai cinque anni fa ma ancora molto attuale".

Una copia del messaggio tradotta in arabo è stata inviata a tutti i rappresentanti delle comunità musulmane. In questi giorni, diversi parroci della Diocesi visiteranno i centri islamici delle loro comunità per consegnare personalmente il messaggio di monsignor Delpini: un gesto di vicinanza e apertura al dialogo da parte dei pastori ambrosiani che prosegue da oltre vent’anni.

Il testo integrale del messaggio

 

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