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una bella storia
Fausto Desalu presenta il suo nuovo libro
L’atleta ha presentato il suo libro «Veloce come il vento» insieme al giornalista Ceniti al cineteatro San Luigi di Cernusco giovedì scorso
Il messaggio dell’oro olimpico Desalu: «Sacrificio e fatica fanno un campione». L’atleta ha presentato il suo libro «Veloce come il vento» insieme al giornalista Ceniti al cineteatro San Luigi giovedì scorso dopo aver passato la giornata con i ragazzi delle scuole e della Polisportiva cernuschese.
Desalu a Cernusco Lombardone per la presentazione del suo libro
«Mi piacerebbe essere un esempio per i giovani atleti, mi piacerebbe diventare un punto di riferimento per chi ama lo sport e la competizione, essere guardato come un sano modello di dedizione e resilienza».
Fausto Desalu, velocista italiano e campione olimpico a Tokyo 2020, si è raccontato nel tardo pomeriggio di giovedì al cineteatro San Luigi, dove insieme al giornalista e scrittore Francesco Ceniti, ha presentato il suo nuovo libro «Veloce come il vento».
«Non pensavo che la mia storia fosse meritevole di essere raccontata - ha esordito l’atleta - Non credo di poter vantare un palmarès come quello della Pellegrini o di Ibrahimovic, ma dopo aver parlato con Francesco ho capito che la mia storia poteva aiutare chi, come me, arriva da una situazione complicata. Con questo libro vorrei dare una speranza, raccontare che con uno stile di vita sano e con l’allenamento costante si possono realizzare tutti i sogni».
Una storia toccante
Desalu è nato da genitori nigeriani a Casalmaggiore, nel Cremonese, nel 1994, trasferendosi presto in provincia di Mantova, a Breda Cisoni. All’età di tre anni il primo scossone della sua vita: il padre abbandona lui e la madre.
«Fausto mi ha raccontato la sua storia come una magia - ha spiegato Ceniti - una volta rimasto solo con la madre in una situazione di povertà, come per miracolo, la comunità ha deciso di dargli una speranza: l’intero paese si è impegnato per regalargli una casa e per pagargli gli studi. Una storia controcorrente rispetto a quelle che molto spesso si sentono al giorno d’oggi, un racconto di inclusione e solidarietà».
Una vita piena d’amore quella di Fausto Desalu, che è cresciuto con la vicinanza e il supporto di tutta la comunità di Breda, che lo ha sempre sostenuto in ogni gara, nel percorso scolastico e in ogni passione.
«Da piccolo ho sempre vinto tutte le garette della zona, ho sempre sottovalutato le competizioni perché “mi venivano facili”. A 13 anni ho ricevuto una grande lezione: ho perso la mia prima gara! Mi sono presentato in pista senza nemmeno allenarmi, sono arrivato in finale e sono arrivato ultimo della batteria. Ho sofferto così tanto che da quel momento ho capito quanto sia importante far fatica e lottare, perché il talento aiuta fino a un certo punto, dopodiché entra in gioco il duro allenamento. Lì si vede il vero campione».
Parole che hanno risuonato nella testa dei presenti, a cui Desalu ha insegnato che ogni fallimento è utile nella vita e può essere trasformato in una lezione. «Il fallimento fa parte della nostra storia - ha continuato Fausto con occhi luminosi e pieni di grinta - Non bisogna mai aver paura di sbagliare perché grazie agli sbagli cresciamo. Io ho sempre avuto il sogno di diventare un atleta professionista e con determinazione sono arrivato a raggiungere obiettivi che mai avrei pensato».
Al termine dell’incontro il campione olimpico ha dedicato tempo al pubblico per selfie e autografi mentre il sindaco di Cernusco Gennaro Toto e il consigliere delegato allo Sport Giovanni Mandelli gli hanno consegnato una simbolica chiave del centro sportivo.
«Voglio che tu sappia - ha affermato il primo cittadino - che questo paese per te è sempre aperto, puoi venire a trovarci quando vuoi. Qui sarai sempre il benvenuto: sei un grande esempio di uomo e di sportivo!».
