Ex Vismara, un acquirente si è finalmente fatto avanti
Settimana scorsa ha incontrato il vicesindaco Lorenzo Citterio e a breve il misterioso soggetto potrebbe avanzare un’offerta
Ex Vismara, un acquirente si è fatto avanti in municipio. Settimana scorsa ha incontrato il vicesindaco di Casatenovo Lorenzo Citterio e a breve il misterioso soggetto potrebbe avanzare un’offerta.
Ex Vismara, un acquirente si è finalmente fatto avanti
Il sindaco Filippo Galbiati ne aveva fatto cenno a metà maggio in campagna elettorale, ma poi non ne aveva più parlato pubblicamente. Un soggetto interessato ad acquisire le aree dell’ex Vismara e Vister e farsi carico delle demolizioni e della costruzione di abitazioni ed edifici commerciali, esiste veramente.
Non solo esiste, ma la scorsa settimana ha incontrato in municipio il nuovo vicesindaco Lorenzo Citterio, al quale Galbiati ha assegnato proprio la delega al progetto del nuovo centro di Casatenovo. «Ovviamente si tratta di una situazione molto delicata per i motivi che tutti conosciamo - ha spiegato con prudenza Citterio - però è positivo che ci sia qualcuno veramente interessato a investire sul nostro centro. La variante al Pgt, che riduce la volumetria e che impone le demolizioni entro due anni, approvata alla fine dello scorso mandato, e la recente sentenza del Tar, che conferma la bontà dell’operato dell’Amministrazione nel far decadere l’accordo di programma, sono due aspetti che sicuramente possono favorire una trattativa».
L’identità del potenziale acquirente al momento rimane avvolta nel mistero
Sull’identità del potenziale acquirente vige comprensibilmente il più stretto riserbo. Pare che il suo interesse sia soprattutto rivolto alle aree di proprietà del gruppo Ferrarini, ma non è da escludersi che possa farsi avanti anche nei confronti degli altri due soggetti per acquisire la proprietà dell’intera area (difficile che Devero Costruzioni sia intenzionato a vendere la sua quota, dal momento che è pronto a demolire e costruire da diverso tempo).
Un’offerta vincolante al momento non è ancora stata formalizzata, ma è assai probabile che questo avverrà nel breve-medio periodo: nel caso delle aree Ferrarini, sarà il commissario del tribunale a riceverla e a girarla all’assemblea dei creditori che sceglierà poi se accettarla o rifiutarla.
Nel caso delle aree di Immobiliare Casatenovo l’interlocutore è invece un istituto di credito che ha riscosso l’ipoteca sul patrimonio della società in liquidazione.
Dal momento in cui il nuovo Pgt verrà pubblicato, cioè nel giro di qualche settimana, entro due anni si dovrà procedere con la demolizione delle aree, pena il quasi azzeramento delle volumetrie: chi detiene le proprietà delle aree insomma inevitabilmente avrà fretta di «monetizzare» e di liberarsene.
Impossibile stabilire un valore di mercato di aree che complessivamente si estendono su una superficie di oltre 110mila metri quadri, con una volumetria abbassata proprio dall’ultimo Pgt a 117mila metri cubi: si parla sicuramente di diversi milioni di euro.
«Sono trattative tra soggetti privati, ma è evidente che c’è un grande interesse pubblico su questa vicenda - ha continuato Citterio - Noi come Amministrazione siamo quindi spettatore interessato e nei limiti delle competenze cerchiamo di creare le condizioni migliori perché si possa arrivare a un lieto fine di questa vicenda».