Il caso

Edo is One, rimossa l'insegna dopo mesi di affitto non pagato

Nei locali che hanno ospitato il centro autismo fondato da Francesco Castigliego ci sono ancora arredi, attrezzature e documenti. Ad agosto 2024 è avvenuta la messa in mora, a novembre 2024 il giudice gli ha notificato un decreto ingiuntivo

Edo is One, rimossa l'insegna dopo mesi di affitto non pagato
Pubblicato:

Da qualche giorno, fuori dai locali di via Cazzaniga a Merate, che per alcuni mesi nel 2024 avevano ospitato il centro autismo, l’insegna di «Edo is One» non c’è più. L’ha rimossa giovedì scorso, insieme alle vetrofanie che mostravano i servizi offerti e gli orari di apertura, il proprietario dei muri, Eolo Ferrari.

Ci ha pensato lui perché, racconta quando lo incontriamo sul posto, il fondatore dell’associazione Francesco Castigliego, indagato per truffa dopo le querele ed esposti alla Guardia di Finanza da parte di ex collaboratrici, dipendenti e genitori, non lo ha fatto il giorno prima, come aveva annunciato anche al Giornale di Merate.

Edo is One, rimosse insegna e vetrofanie

I locali che sono stati la sede del centro autismo, in passato hanno ospitato lo studio professionale del proprietario, conosciuto in tutta la provincia per essere stato per anni il presidente del Collegio dei periti industriali lecchesi, che vanta nei confronti del fondatore dell’associazione diverse rate di affitto non pagate.

Ad agosto 2024 ha messo in mora Castigliego; a novembre 2024 il giudice gli ha notificato un decreto ingiuntivo. Ma non è servito a nulla, confida il proprietario al Giornale di Merate di questa settimana mentre allarga le braccia con rassegnazione, annunciando di voler ormai cambiare le serrature dell’immobile di sua proprietà, ma che al momento non può utilizzare. All’interno infatti sono ancora presenti arredi, attrezzature, ma anche documenti e schede recanti i nomi delle persone che si rivolgevano alla struttura.

I due pezzetti di giardino che erano nella disponibilità della sede di «Edo is One» a ridosso di via Cazzaniga a Merate, di fronte al parcheggio delle Poste, sono invasi dalle erbacce. C’è uno scivolo abbandonato, un pallone sgonfio, qualche fiore di metallo piantato nel terreno, ormai pressoché invisibile.

Salendo i pochi gradini che conducono all’appartamento al pian terreno, il tempo sembra essersi fermato. Si ha l’impressione che di lì a poco qualcuno possa tornarvi, accendere le luci e far ripartire le attività di un centro che per pochissimi mesi è stato frequentato da bambini con disturbi dello spettro autistico.

Nella palestrina, sul pavimento di legno laminato (una delle migliorie apportate da Castigliego, così come il bagno attrezzato per disabili), ci sono ancora i materassini sui quali giocavano i ragazzini e anche qualche oggetto. Su una parete campeggia uno specchio unidirezionale, che separa la stanza da un altro ufficio, dove sono stipati scatoloni contenenti uova di Pasqua mai vendute né distribuite e il barbecue che veniva utilizzato per le feste dell’associazione.

Alle pareti di quello che era l’ufficio del fondatore del centro ci sono ancora le foto del figlio. Sulle scrivanie dell’ufficio, ricavato dietro una parete di cartongesso blu, sono rimasti alcuni leccalecca incartati con il logo di «Edo is One». Sulla bacheca a forma di albero sono appese le locandine di alcuni eventi organizzati nel 2024 per raccogliere fondi per l’associazione. Davanti tre poltroncine impolverate, «resti» di una sorta di sala d’aspetto.

Il proprietario dell’immobile ha lasciato tutto com’era la scorsa estate. Fino a quando qualcuno non verrà a ritirare arredi e attrezzature - e a pagargli gli arretrati - quel luogo rimarrà «congelato». Un po’ come nei ricordi di ex dipendenti, collaboratrici e famiglie che lo frequentavano.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali
Necrologie