Editoria scolastica, il grido d'allarme delle librerie lecchesi
A fare sentire le propria voce, in rappresentanza della categoria, è Andrea Perego, presidente del Gruppo Cartolibrerie di Confcommercio Lecco
Un grido d'allarme, nell'imminenza dell'avvio del nuovo anno scolastico, per richiamare l'attenzione ed evidenziare le criticità vissute dal settore. A fare sentire le propria voce, in rappresentanza della categoria, è Andrea Perego, presidente del Gruppo Cartolibrerie di Confcommercio Lecco: "Partiamo da un dato di fatto: la rete delle librerie e cartolibrerie è messa a rischio, anche nel nostro territorio, dalla costante contrazione della marginalità che ci viene riconosciuta dagli editori. In 30 anni il margine economico è sceso dal 25% al 16% e per la rete commerciale più di prossimità è anche inferiore al 13%. Questo vuol dire, di fatto, essere ai limiti se non fuori mercato, visto che l’attuale legge consente la vendita di libri di testo con sconto al pubblico fino al 15% del prezzo di copertina. Certo le librerie, rispetto ad altri soggetti, possono garantire un migliore servizio e un rapporto più "diretto" con il clienti, ma, nello stesso tempo, spesso operano senza avere le informazioni del caso sulla disponibilità e la tempistica di consegna dei prodotti richiesti".
Editoria scolastica, il grido d'allarme delle librerie lecchesi
Senza dimenticare, come evidenziato dal presidente nazionale dell'Associazione Librai Italiani - Confcommercio, Paolo Ambrosini, il tema della concentrazione della produzione editoriale: la presenza di 4 gruppi editoriali, che oggi controllano circa l’80% del mercato, determina una riduzione della competitività all’interno della filiera e espone maggiormente gli operatori commerciali librai, e non solo, a politiche commerciali imposte.
Proprio l'Ali ha recentemente avanzato alcune richieste per aiutare le librerie che fanno fatica a sopravvivere e per denunciare l’urgenza di una riforma dell’editoria scolastica: un margine fisso garantito al 25% per poter competere con gli altri operatori commerciali; il vincolo di destinazione d'uso delle somme trasferite dallo Stato ai Comuni per il diritto allo studio; la revisione dei tempi di distribuzione dei libri per evitare ritardi; la riduzione al 5% dello sconto al pubblico; la detrazione fiscale, al pari di quella per le spese mediche, per chi acquista libri.
"Sono tutte questioni rilevanti e condivisibili. Speriamo che finalmente il Governo ponga attenzione a queste richieste del mondo delle cartolibrerie. Servono interventi concreti per aiutare una rete di qualità che sta sul mercato dovendo scontare enormi difficoltà. Non chiediamo la luna né aiuti, ma solo di potere fare al meglio il nostro lavoro in condizioni di parità competitiva con altri soggetti", conclude il presidente Perego.