lutto

E' morto Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI

Aveva 95 anni, il corpo sarà a San Pietro dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023. Il cordoglio dell'arcivescovo di Milano

E' morto Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI
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"Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9.34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano": con questa nota, diffusa dal direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, è stata comunicata stamattina (31 dicembre) la morte di Joseph Ratzinger.

E' morto Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI

Nato il 16 aprile 1927 nella città bavarese di Marktl, in Germania, Joseph Ratzinger era malato da tempo e le sue condizioni di salute si erano recentemente aggravate. Nei giorni scorsi, Papa Francesco aveva invitato tutti i fedeli a pregare per il suo predecessore.

Divenuto prete nel 1951, era uno stimato teologo. Nel 2005, in seguito alla morte di Papa Giovanni Paolo II e a un Conclave molto veloce (durato meno di un giorno), Ratzinger fu nominato Sommo Pontefice.

Considerato un conservatore, in realtà Benedetto XVI verrà ricordato come uno dei pontefici più rivoluzionari della storia della Chiesa. Sia perché fu tra i primi ad avviare un percorso di lotta alla pedofilia interno al Vaticano, sia perché, nel 2013, annunciò in piena lucidità la decisione di dimettersi dal papato.

Da allora, divenne il primo Papa Emerito della storia della Chiesa e si ritirò nel monastero Mater Ecclesiae.

La Sala stampa vaticana ha reso noto che, dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023 il corpo di Benedetto XVI sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.

Il "Tributo di riconoscenza"  dell'arcivescovo di Milano

Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano

Mi faccio voce di tutta la Diocesi di Milano per esprimere un tributo di riconoscenza nei confronti di Benedetto XVI.

La Chiesa tutta deve essere molto riconoscente a un uomo che ha testimoniato una coerenza esemplare con la propria coscienza, una coerenza che lo ha reso limpido e fermo nelle scelte, disponibile anche all’inedito per testimoniare la sua fedeltà e responsabilità.

La Chiesa deve essere molto riconoscente a un teologo che ha perseguito instancabilmente la ricerca del volto del Dio di Gesù Cristo e del linguaggio adatto per tradurre in parole comprensibili la riflessione teologica, confrontandosi con franchezza e lucidità con il pensiero contemporaneo, le sue meravigliose conquiste e il suo preoccupante smarrimento.

La Chiesa tutta deve essere molto riconoscente al prete, al Vescovo, al Papa che ha vissuto il suo ministero con serietà, lucidità, passione per l’unità della Chiesa: rigoroso nei pensieri, straordinariamente preciso, chiaro e incisivo nella predicazione e nella stesura dei documenti, ha condotto la Chiesa nella fedeltà al Signore.

Ma la Chiesa ambrosiana ha motivi propri per essere grata a Papa Ratzinger. Molti di noi, infatti, incoraggiati dai nostri docenti nei primi anni del percorso teologico, hanno incontrato il suo insegnamento, specie con Introduzione al Cristianesimo, e vi hanno trovato una guida per tutto il percorso di formazione teologica.

L’amicizia fedele durata decenni tra il cardinale Angelo Scola e Joseph Ratzinger si è espressa anche in questi ultimi anni come vicinanza cordiale, ma soprattutto ha propiziato la presenza a Milano del futuro Benedetto XVI per l’aggiornamento del clero e per alcuni eventi particolari, come il funerale di don Giussani.

L’evento più clamoroso è stata la sua partecipazione, da Papa, all’Incontro mondiale delle famiglie che si è tenuto a Milano nel 2012: è stato un momento memorabile per il suo discorso alla Messa conclusiva a Bresso, per il suo stupore entrando nello Stadio di San Siro per l’incontro dei cresimandi.

Commossi per la sua testimonianza di libertà spirituale noi lo accompagniamo con la preghiera, perché dopo esser stato umile servitore nella vigna del Signore, riceva il premio delle sue fatiche e del suo amore per Gesù e per la Chiesa.

Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano

 

 

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