Padri, figli, fratelli, amici, ma soprattutto barcaioli: ci sono due generazioni diverse in campo fra i 6 nuovi traghettatori che hanno affiancato il sindaco Fabio Vergani nel ruolo di Caronti dell’Adda, legati quasi tutti da un qualche grado di parentela.
Due generazioni scendono in campo per il traghetto di Imbersago
Al timone da qualche settimana ci sono infatti Massimo Zoia, 61 anni, suo figlio Tommaso Zoia, 24 anni, Mattia Bianchi, 19 anni, Riccardo Vergani, 20 anni e figlio del sindaco, suo zio Marco Vergani, 64 anni, e Paolo Ghislandi, 19 anni e figlio dell’ex primo cittadino Giovanni Ghislandi. Tutti volontari di Pro Loco, i tre più giovani sono studenti universitari, il più anziano pensionato e gli altri due lavoratori. Nelle scorse settimane il gruppo ha portato a termine con un esame sia scritto che orale il lungo corso, durato circa 8 mesi, necessario per diventare barcaioli.
«E’ stato impegnativo, c’è molta pratica, ma bisogna anche studiare. Per esempio c’erano diverse domande di geografia, ma anche sulle leggi e su una lingua a scelta fra inglese, francese, tedesco e spagnolo. Non c’è un vero e proprio libro su cui studiare, il sito della Provincia dà qualche indicazione sulla tipologia di domande e da lì ci siamo arrangiati – hanno raccontato i barcaioli mentre traghettavano i passeggeri da una sponda all’altra dell’Adda al fianco del presidente di Pro Loco Fabio Mapelli – Abbiamo deciso di fare il corso prima di tutto per dare un po’ di respiro al sindaco, che finora ha fatto tutto da solo, ma anche perché ci sembrava bello aiutare a far vivere il traghetto, che è da sempre il simbolo di Imbersago e dell’Adda».
Un servizio importante, che ha permesso di riattivare il traghetto tutti i giorni e non più solo la domenica, almeno sino a fine settembre.
«In settimana ci sono i ragazzi universitari o chi è pensione, chi lavora riesce a fare solo il weekend. Quando anche i ragazzi dovranno tornare a lezione e a sostenere esami vedremo come organizzarci – ha commentato Mapelli – La cosa bella è che anche altri quattro volontari di Pro Loco stanno facendo il corso per diventare barcaioli e hanno già completato il tirocinio, ora manca l’esame».
Esame che però si tiene solo due volte l’anno, ma la speranza è che le fila dei Caronti imbersaghesi diventino presto più numerose.
«Le persone sono contente che il traghetto sia di nuovo in funzione tutti i giorni. I più anziani ci hanno raccontato di quando lo prendevano da bambini e alcune persone lo hanno preso anche diverso tempo tutti i giorni per andare al lavoro da una sponda all’altra dell’Adda. E’ una bella tradizione, faremo del nostro meglio per fare in modo che non muoia e che il traghetto continui a navigare» hanno concluso i volontari, fiduciosi e pronti a mettersi al servizio del paese.