Il caso

Docente scambiata per guida abusiva e multata, ecco la replica del Comune

La vicenda, che ha visto protagonista Rosita Corbetta, membro del direttivo dell'Ute di Casatenovo, è destinata a far discutere ancora a lungo

Docente scambiata per guida abusiva e multata, ecco la replica del Comune
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La storia della docente casatese scambiata per guida abusiva, notizia esclusiva del Giornale di Merate e Primamerate.it ripresa poi da altri media locali e nazionali, non si è ancora esaurita. Anzi, si è arricchita di un ulteriore particolare: la replica del Comune di Bergamo, che come riportano i colleghi di Primabergamo.it rischia di gettare ulteriore benzina sul fuoco.

Docente scambiata per guida abusiva

La prima pagina del Giornale di Merate del 4/4/2023

La vicenda risale a martedì 28 marzo 2023. Rosita Corbetta, docente di educazione artistica alle scuole medie di Missaglia in pensione ormai da una decina d’anni e oggi membro del direttivo dell’Università per tutte le età di Casatenovo, si era recata a Bergamo insieme a un gruppo di membri del sodalizio che da diverso tempo sotto la guida di Samuele Baio propone corsi, seminari, convegni e approfondimenti culturali aperti a tutta la cittadinanza.

Rosita Corbetta

La nota insegnante si trovava nei pressi del duomo e stava illustrando le bellezze artistiche e architettoniche della struttura al gruppo di amici,  quando è accaduto l’impensabile: due agenti di Polizia Locale le hanno chiesto se fosse iscritta al registro regionale delle guide turistiche e, dopo averle chiesto i documenti e non aver voluto sentire ragioni, hanno annunciato l’invio di un verbale di ben 2mila euro.

La versione del Comune di Bergamo

Nella serata di ieri, mercoledì 12 aprile, è arrivata la spiegazione del Comune di Bergamo. Palazzo Frizzoni conferma che «gli agenti hanno sanzionato una cittadina proveniente da un’altra provincia lombarda che svolgeva attività di guida turistica nei confronti di una comitiva, accompagnando a visitare i monumenti e fornendo descrizioni storiche e artistiche».

Ma precisa subito che «non si trattava, a differenza di quanto sostenuto da alcuni giornali, di amici della donna, ma di una comitiva - come anche sostenuto dal presidente stesso dell'associazione dall'attività della quale era coinvolta la comitiva - venuta in città con un pulmino per seguire una visita guidata proprio dalla signora, docente in pensione».

«Quello che è successo è veramente surreale e non lo a vremmo mai immaginato - ha spiegato il presidente Babio - Rosita oltre a essere un’amica e un membro del direttivo, rappresenta un valore aggiunto per la nostra associazione, perché mette a disposizione dei partecipanti ai nostri corsi la sua vasta conoscenza in ambito artistico. Martedì scorso abbiamo deciso di recarci di persona a Bergamo con un pulmino, in modo da poter assistere a una sua lezione di storia dell’arte dal vivo. Siamo stati al palazzo municipale, alla cappella del Colleoni e poi al Duomo. Rimanendo all’esterno della cattedrale, per non dare fastidio, Rosita si è messa a raccontarci della storia del luogo, di alcuni dettagli della facciata, degli intarsi del coro ligneo al suo interno... quando a un certo punto sono arrivati due vigili urbani e le hanno chiesto i documenti».

Il Comune ricostruisce poi come sono andate le cose: «La segnalazione è pervenuta da parte di una delle guide turistiche autorizzate della città di Bergamo: gli agenti della Polizia locale hanno osservato per oltre 15’ l’attività della signora, che si è giustificata dicendo di aver previsto una lezione per la propria classe dell’università della terza età, seppur questo genere di attività sia in contrasto con la norma nazionale. Di fronte alla richiesta da parte degli agenti di fornire le autorizzazioni per l’attività in corso la signora non ha saputo mostrare nessun titolo idoneo per l’attività previsto dalla legge e pertanto gli agenti non hanno potuto far altro che elevare la sanzione».

 

 

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