Diritti dei cani trascurati, i padroni esprimono il dissenso
Manifestazione spontanea a favore degli animali domestici fuori dal municipio di Merate.
Diritti dei cani trascurati: i loro proprietari, guidati dal Comitato Civico Ambiente, nella giornata di ieri, venerdì 28 ottobre, hanno protestato davanti al municipio di piazza degli Eroi a Merate.
Diritti dei cani trascurati, una mattinata in difesa degli amici a 4 zampe
Una miglior manutenzione dell’area cani del parco delle Piramidi, più cestini in giro per la città, una maggiore attenzione alle esigenze dei padroni dei cani e propensione all’ascolto da parte delle istituzioni, perché si possa arrivare a destinare nuove aree di sgambamento per gli animali domestici.
Sono queste le principali tematiche sollevate venerdì mattina in piazza degli Eroi, fuori dal municipio, da un gruppo di cittadini chiamato a raccolta dal Comitato Civico Ambiente presieduto dall’attivista ecologista e animalista Elena Calogero.
Tema fisso e ricorrente nelle richieste dei padroni di cani presenti alla manifestazione spontanea è stato il divieto di accesso ai cani a tutti i parchi pubblici comunali. "Perché? Dateci una motivazione sensata" ha chiesto la presidente del Comitato rivolgendosi simbolicamente al sindaco Massimo Panzeri, invitato a scendere in piazza ma rimasto in municipio.
L’unica area fruibile dai cani rimasta nei pressi del centro era quella in via Allende, ora in fase di riqualificazione per essere trasformata in uno spazio fitness che non è detto possa ospitare uno spazio riservato agli amici a quattro zampe. I presenti, amareggiati, si sono quindi spostati in compagnia dei loro cani proprio in via Allende nei pressi dell’area pubblica pagata dalla società facente capo a Silvio Berlusconi, proprietario di alcune villette di Vedù.
E proprio lì il gruppo è stato raggiunto da Fabio Tamandi, assessore all’Ecologia, che ha ascoltato le ragioni dei manifestanti e provato a dare loro qualche risposta. "L’attenzione per il mondo degli animali domestici non manca, anzi. Intervenire con più cestini e sacchetti è possibile: mi sono fatto promotore con Silea per fornire una strumentazione uniforme anche ai Comuni limitrofi ma la proposta è stata accantonata. In passato siamo intervenuti rifornendo la città con appositi cestini e 5mila sacchetti, ma il mattino seguente erano già scomparsi" ha spiegato Tamandi.
Dopo un argomentato “botta e risposta tra l’assessore, rimproverato di avere una condotta «di sufficienza» e i partecipanti, accusati invece di mantenere un atteggiamento da "campagna elettorale", la presidente del Comitato ha concluso l’incontro con un messaggio speranzoso: "Speriamo che l’amministrazione recepisca le nostre ragioni e agisca concretamente".