testimonianza

Daniel Zaccaro e Don Burgio parlano ai giovani

Il prete del Beccaria: «Ai giovani vogliamo dare ascolto senza giudicare, sfruttando ogni mezzo»

Daniel Zaccaro e Don Burgio parlano ai giovani
Pubblicato:

Daniel Zaccaro, ex carcerato ed educatore, e don Burgio, cappellano del Beccaria, si raccontano ai giovani a Merate: grande successo per la serata dal titolo "Non esistono cattivi ragazzi".

Daniel Zaccaro e Don Burgio si raccontano a Merate

Dal bullismo alla delinquenza, dalla delinquenza al carcere e, dopo tanti errori, alla rieducazione.

Venerdì 5 maggio, all’auditorium comunale Giusi Spezzaferri in piazza degli Eroi si è tenuto un interessante incontro con don Claudio Burgio – cappellano dell’istituto minorile Beccaria di Milano e presidente dell’associazione Kayros Onlus – e Daniel Zaccaro – educatore, ex carcerato e autore del libro «Ero un bullo» – dal titolo «Non esistono ragazzi cattivi».

A fare gli onori di casa l’assessore al welfare Franca Maggioni, don Davide Serra e Mattia Sacheli di «Piazza l’idea» che, oltre ad aver ringraziato ospiti e presenti, hanno fatto un breve excursus di tutti i progetti in cantiere a Merate.

L’evento, molto partecipato dai giovani, è frutto della collaborazione tra il Comune di Merate, la parrocchia Sant’Ambrogio, l’Ambito Distrettuale, «Piazza l’Idea», la cooperativa La grande casa e il progetto Drop-in.

«Sono nato a Quartoggiaro, un quartiere che ha la fama di non essere tranquillo – ha raccontato Daniel Zaccaro al pubblico – I miei esempi erano nocivi e tendevo a guardare con ammirazione chi commetteva reati: volevo diventare un criminale. Prima le piccole rapine, poi la cosa più grossa e infine il carcere. Nessuno si è mai accorto dei miei disagi perché ero “secchione”, per chi mi circondava andare bene in matematica, storia e geografia era sinonimo di essere bravi ragazzi. In tutto il mio percorso ho capito che ogni individuo che passa sul nostro cammino ci influenza: sta a noi capire, anche sbagliando, ciò che è giusto e ciò che non lo è. Prima del mio percorso in comunità odiavo gli adulti, erano un ostacolo: il mio cambiamento è arrivato da un momento all’altro, quando ero finalmente ero pronto».

Attenzione particolare è stata poi portata sull’associazione Kayros: «Il termine, tradotto dal greco, significa tempo opportuno, significa saper distinguere i tempi della vita umana – ha spiegato don Claudio – cerchiamo di vivere lasciandoci educare dagli avvenimenti. La vita in comunità è intensa ma rappresenta un’importante esperienza che se ben sfruttata si trasforma in opportunità. Ai giovani vogliamo dare ascolto senza giudizio sfruttando qualsiasi mezzo a nostra disposizione, come la musica: i testi che questi giovani scrivono non è semplice musica trap, ma nascondono messaggi importanti».

Daniel Zaccaro, per concludere l’evento ha ribadito ai giovani di non scappare e di cercare, seppure difficile che sia, di affrontare ogni disagio.

fc995f7d-676e-4c8b-b36f-0075edceef67
Foto 1 di 3
IMG_2919
Foto 2 di 3
IMG_2910
Foto 3 di 3
Seguici sui nostri canali