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Dalla parte dei giovani: bullismo e cyberbullismo fenomeno in continua crescita tra i ragazzi

Dalla parte dei giovani: bullismo e cyberbullismo fenomeno in continua crescita tra i ragazzi
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Ragazzi, fate attenzione ai bulli e ai cyberbulli. Il bullismo e il cyberbullismo, infatti, sono una delle piaghe di questo scorcio di millennio; un’insidia che può avere pesanti conseguenze sulla vita quotidiana dal punto di vista fisico, nonché, in modo altrettanto grave, da quello psicologico.

Bullismo e cyberbullismo, i dati

Secondo un’indagine condotta dall’Agenzia regionale di sanità Toscana (Ars), il 63% degli adolescenti italiani ha subito episodi di bullismo, mentre il 19% ha sperimentato cyberbullismo. La scuola si conferma il luogo più a rischio, con il 66% degli episodi che si verifica al suo interno. Il 39% dei casi di cyberbullismo avviene, invece, sul web.

Più vulnerabili al cyberbullismo sono le ragazze. Un rapporto di Save the Children, infatti, ha rilevato che il 58% delle intervistate ha subito molestie online, con una percentuale maggiore rispetto ai ragazzi. Questo tipo di violenza si pone in continuità con quella perpetrata nel mondo reale, evidenziando una vera e propria violenza di genere.

Le conseguenze del fenomeno 

Le conseguenze del bullismo e del cyberbullismo sono, oltre che fisiche, in primo luogo psicologiche. Il 75% dei giovani che subisce questi fenomeni sperimenta una perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri. Inoltre, il 47% sviluppa ansia sociale e attacchi di panico, mentre il 45% tende a isolarsi e ad allontanarsi dai coetanei. Questi effetti sottolineano l’importanza di interventi mirati per affrontare le ripercussioni emotive e sociali.

Bullismo e violenza domestica

Un altro aspetto preoccupante è il legame tra bullismo e violenza domestica. I ragazzi esposti a episodi di violenza in famiglia tendono a essere più inclini a diventare autori di bullismo o vittime.  Questo fenomeno evidenzia come le dinamiche familiari influiscano sul comportamento sociale dei giovani, sia in termini di violenza che di vulnerabilità.

Educare i giovani, supportare i genitori

Realtà come Save the Children e Fondazione Cariplo stanno lavorando per educare i giovanissimi a un uso consapevole del digitale e supportare genitori, docenti ed educatori. Queste iniziative mirano a creare un ambiente sicuro e protetto per i ragazzi, promuovendo la consapevolezza e la responsabilità nell’uso delle tecnologie digitali.

Bullismo e cyberbullismo: il consiglio più importante

Non appena ci si rende conto di essere vittima di bullismo o cyberbullismo, è importante rivolgersi, senza esitazione, alle Forze dell’Ordine.

Due fatti di cronaca

La storia di Marco, Picchiato per la sigaretta elettronica

Marco (nome di fantasia), 18 anni, rincasando da scuola, mercoledì scorso si trovava alla fermata del pullman. Estratta la sigaretta elettronica, nell’attesa che arrivasse il bus, si è seduto sulla panchina sotto la pensilina. Mentre era assorto nei suoi pensieri è stato accerchiato da un gruppetto di ragazzi, tra cui alcuni minorenni, che, dapprima con minacce verbali, poi fisiche, gli ha rubato il dispositivo. 

Preso a calci e pugni con inaudita violenza, a causa della sua opposizione, Marco è stato dopo poco soccorso da un passante che ha chiamato le Forze dell’Ordine e l’ambulanza, prontamente accorsi in loco mentre i facinorosi si davano alla fuga.

Per Marco la prognosi è di 15 giorni, mentre la sigaretta elettronica è ormai inutilizzabile, così come il cellulare inavvertitamente caduto per terra e danneggiatosi durante la colluttazione.

I Carabinieri, dal canto loro, si sono subito attivati per individuare i responsabili. Peraltro, persone che Marco conosceva perché frequentanti la sua stessa scuola e che sono state anche riprese dalla vicina telecamera di sorveglianza.

Per il giovane studente una brutta avventura; per i colpevoli dell’aggressione, invece, saranno emanati presto gli opportuni provvedimenti disciplinari.

Tutto per uno smartphone: seguita e minacciata con un coltello

Uno smartphone di marca e “nuovo di pacca” nelle mani di una giovane ragazza non è passato inosservato a una coppia di sue coetanee. Nel pomeriggio di lunedì, Carolina (nome di fantasia) stava percorrendo un vialetto dei giardini pubblici chattando con un’amica tramite una nota applicazione di messaggistica istantanea. Assorta nella conversazione, non si è accorta di essere seguita da Sonia e Barbara (nomi di fantasia) che avevano notato il nuovissimo telefonino.

Senza avvedersene, Carolina ha raggiunto una zona del parco pubblico più isolata di altre: qui le due ragazze l’hanno accerchiata e hanno iniziato a insultarla pesantemente. 

Dalle parole, poi, sono passate ai fatti, estraendo persino un coltello. Sotto la minaccia dell’arma, e continuando a inveire contro di lei con insulti irriferibili, hanno costretto la giovane a consegnare loro lo smartphone. Spaventata e in lacrime, Carolina non ha potuto fare altro che obbedire, quindi ha cominciato a correre per sfuggire alle due poco di buono. La sua fuga si è conclusa solo quando sulla sua strada ha incontrato una pattuglia della Polizia Locale alla quale ha raccontato l’accaduto. Individuate le colpevoli, sono state attivate le procedure previste per questi casi, mentre il telefonino è tornato in possesso della legittima proprietaria.

I consigli del Maresciallo

I Carabinieri ricordano che il Bullismo e il cyberbullismo sono forme di violenza che possono  diventare molto gravi. Possono essere fisiche, verbali  o psicologiche. Delle conseguenze penali derivanti da  tali comportamenti ne possono  essere chiamati a rispondere minori che hanno compiuto almeno i 14 anni d’età. 

Di seguito, i consigli del Maresciallo:

  1. La vittime di bullismo, anche se con molta difficoltà, deve cercare di parlarne e confidarsi con qualche parente/amico, anche con gli insegnanti
  2. Evitare di escludersi e/o di allontanarsi dalle dinamiche scolastiche e/o dagli altri studenti
  3. Prendere contatti con le forze dell’ordine del territorio quanto prima
  4. Non farsi intimorire dai “bulli” e cercare, quanto più possibile di reagire alle offese/aggressioni informando della situazione informando gli insegnanti (a scuola) e genitori
  5. I coetanei del bullizzato che assistono a tali eventi devono farsi coraggio e cercare di prendere le difese della vittima e quanto prima avvisare i suoi familiari e/o le insegnanti 
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