L’associazione Fabio Sassi di Merate, attiva da oltre trent’anni nell’ambito delle cure palliative e aderente alla Federazione Cure Palliative, rilancia con forza l’allarme sollevato da Uneba Lombardia e da numerosi soggetti del Terzo Settore sociosanitario: il sistema delle cure palliative in Lombardia è in sofferenza economica, con conseguenze sulla qualità e la continuità dell’assistenza.
Cure palliative, allarme sostenibilità in Lombardia: l’appello della Fabio Sassi
I dati presentati al primo convegno dell’Osservatorio Cure Palliative presso la LIUC Business School parlano chiaro: gli hospice lavorano con un tasso di saturazione dell’88,2%, ma ricevono solo l’80% delle risorse necessarie. Il costo annuo per un posto letto supera i 114.000 euro, a fronte di un rimborso fermo a circa 86.000 euro. Il deficit medio è di circa 30.000 euro per posto letto.
Dal 2016 a oggi, le tariffe sono aumentate solo del 6,7%, mentre l’inflazione ha superato il 22,4%. Questo squilibrio sta mettendo a rischio la tenuta del sistema, in particolare per le realtà non profit, ostacolando la programmazione dei servizi.
“Qualità dell’assistenza a rischio: servono risorse adeguate e visione di lungo termine”
In questo contesto critico, l’Associazione Fabio Sassi continua a garantire standard elevati di cura. Nel corso del 2024, sono stati accolti 285 pazienti presso l’Hospice Il Nespolo di Airuno, per un totale di 3.794 giornate di degenza. L’attività è stata sostenuta da 206 volontari, che hanno preso parte a 1.621 ore di formazione specifica, contribuendo a mantenere un alto livello di qualità e umanità nei percorsi assistenziali.
L’Associazione eroga anche assistenza domiciliare sul territorio attraverso l’intervento della sua consolidata rete di volontari e, presso l’Hospice Il Nespolo di Airuno, fornisce una quantità di ore per paziente significativamente superiore a quanto richiesto dagli standard regionali, offrendo così una cura continua, approfondita e personalizzata.
Oggi meno della metà dei pazienti che necessitano di cure palliative in Lombardia riceve assistenza e per tempi spesso troppo brevi. Servono risorse, stabilità e visione a lungo termine per proteggere un sistema che rappresenta un’eccellenza sanitaria e un valore umano irrinunciabile.