Futuri "Bill Gates"

Computer da passeggio, l'incredibile invenzione di due giovani studenti brianzoli

Il dispositivo portatile è frutto del lavoro e dell'invettiva di due 19enni, Mirko Tumbiolo di Cassago e Simone Fusco di Villasanta

Computer da passeggio, l'incredibile invenzione di due giovani studenti brianzoli
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Computer da passeggio, l'incredibile invenzione di due giovani studenti brianzoli. Il dispositivo portatile è frutto del lavoro e dell'invettiva di due 19enni, Mirko Tumbiolo di Cassago e Simone Fusco di Villasanta.

Computer da passeggio, l'incredibile invenzione di due giovani studenti brianzoli

Non c’è parola migliore per descrivere al meglio l’invenzione di questi due ragazzi: incredibile. Un computer dentro uno zaino, super accessoriato e creato per essere trasportato senza problemi. Ma ora gli inventori cercano fondi per poter sviluppare il loro prototipo.
Un’invenzione di due amici, prossimi ai 19 anni, Mirko Tumbiolo, residente a Cassago e Simone Fusco di Villasanta. I due, diplomati in elettronica all’Istituto Breda Salesiani di Sesto San Giovanni quest’estate, hanno avuto un’idea geniale e ce l’hanno messa tutta per metterla in pratica.

A sinistra Mirko Tumbiolo di Cassago e Simone Fusco di Villasanta. Più a destra il computer portatile di loro invenzione

«Il progetto è nato tra i banchi di scuola circa un anno fa - hanno raccontato i due piccoli Bill Gates - Volevamo provare a mettere un computer dentro uno zaino. Questa proposta è stata derisa dalla maggior parte dei compagni di classe ma, in maniera ostinata, abbiamo cominciato a preparare i primi modelli con l’obiettivo di risolvere i problemi nell’ambito computazionale e sul problema delle altre prestazioni portatili».
Così, i giovanissimi, hanno iniziato ad incontrarsi ogni pomeriggio per lavorare al progetto, chiamato «Computer Portatile». «Il punto è che ci sono già computer molto prestanti, ma costano veramente tanto e spesso non sono aggiornabili - hanno continuato i due piccoli geni dell’informatica - Noi abbiamo risolto questo problema andando ad assemblare varie componenti di un computer fisso all’interno di uno zaino. Abbiamo realizzato tre prototipi. Il primo era uno zaino con delle componenti trovate nella discarica della scuola. Abbiamo pulito e sistemato l’hardware, nonostante non sia stato semplice perché aveva dei problemi, come l’assenza di uno schermo, ma siamo incredibilmente riusciti a realizzarlo in tre settimane. Il secondo è stato finanziato da un nostro amico e abbiamo assemblato componenti più accessibili sul mercato. E infine, per il terzo, abbiamo inserito il mio computer fisso che ora è diventato un pc portatile». Nonostante sia complicato da comprendere, i due sono riusciti a dimostrare che qualsiasi componente attualmente in commercio, può essere inserito nella loro versione.
«Noi consideriamo il nostro pc un ibrido – hanno proseguito – Ma soprattutto un “case”, cioè un contenitore. Non si tratta di hardware, anzi risolve i problemi delle prestazioni di questo. Inoltre, abbiamo risolto ogni problema, perché è sempre aggiornabile a differenza dei pc sul mercato. La novità del terzo prototipo sono dei pezzi stampati in 3D che rendono il monitor manovrabile e ne migliorano la fruizione».
Chiaramente, i piccoli geni sono stati supportati dalla scuola e hanno potuto partecipare all’edizione europea di «Maker Faire Rome», evento di innovazione tecnologica, dove hanno potuto esporre il loro progetto.
Anche quest’anno Mirko e Simone sono tornati all’evento, questa volta iscrivendosi come privati, e hanno ottenuto un grande successo. Ora l’intenzione è quella di continuare e cercare di concretizzare questa grande idea. «Cerchiamo un’azienda o una società che ci aiuti nel migliorare ed eventualmente produrre il progetto – hanno concluso – Lo scopo è quello di lanciare la nostra idea sul mercato. Tuttavia, avremmo anche bisogno di fondi per proseguire il nostro lavoro: accettiamo molto volentieri sponsor. Se qualcuno volesse contattarci può farlo inserendo questa parola di ricerca in Instagram @pcfissoportatile».
L’idea c’è, il prototipo anche, non resta che vedere cosa riserverà il futuro a questi due giovani ma già talentuosi geni dell’informatica.

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