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Come proteggere le abitazioni dal rischio incendi di vegetazione

Linee guida sulle misure di mitigazione del rischio generato dagli incendi di interfaccia

Come proteggere le abitazioni dal rischio incendi di vegetazione
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Visto il periodo di grave siccità e il gran numero di interventi i Vigili del fuoco di Lecco sensibilizzano la popolazione sul rischio incendi vegetazione.

Rischio incendi di vegetazione: come proteggere la propria abitazione

Come riportato anche dai colleghi di primalecco, possedere un’abitazione implica che l’edificio potrebbe essere raggiunto da un incendio proveniente dall’esterno, così come il fuoco generato all’interno dell’area potrebbe propagarsi verso l’esterno. Molti nuclei abitati sono stati costruiti in zone molto sensibili alla propagazione del fuoco (ad es.: pendii, displuvi, parte superiore di colline esposte a venti dominanti, fondovalle). Per questo motivo, la comunità tecnica e scientifica ha elaborato linee guida sulle misure di mitigazione del rischio generato dagli incendi di interfaccia.

Le piante possono trasformarsi in combustibili

Per comprendere quali sono le misure da adottare il primo passo è considerare le piante intorno alla tua abitazione non solo come ornamenti ma come dei combustibili, ciascuno dei quali con le proprie particolari caratteristiche di comportamento al fuoco, dipendenti anche da: condizioni meteo, conformazione del terreno e distribuzione dei combustibili vegetali.

Possiamo intervenire preventivamente solo sui combustibili, andando ad agire sulla loro quantità, sul modo con il quale sono distribuiti nello spazio da difendere e sulla loro tipologia e combustibilità.

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Lasciare libero un accesso

È importante prendere in considerazione anche la realizzazione di accessi adeguati per i mezzi dei Vigili del Fuoco e per i soccorritori per le loro manovre, così come il comportamento al fuoco dei materiali costruttivi utilizzati. È utile disporre altresì di una pianificazione adeguata, anche con l’effettuazione di eventuali prove di evacuazione.

Attività di prevenzione incendi in zone di interfaccia

Cosa si intende per interfaccia urbano-rurale?

Per zone di interfaccia urbano-rurale si intendono le zone, aree o fasce, nelle quali l’interconnessione tra le abitazioni o altre strutture antropiche e le aree naturali o la vegetazione combustibile è molto stretta.

Attività di prevenzione da rischio incendi di vegetazione

Per alcune delle attività di prevenzione per gli incendi di interfaccia i proprietari, termine con il quale nel seguito si intendono anche i possessori, gli affittuari ecc., devono presentare una comunicazione o farsi autorizzare espressamente da parte delle Autorità amministrative competenti (nei parchi, anche dall’Ente Parco). La potatura, il taglio e la riduzione del combustibile vegetale sono soggette alle disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti vigenti di Regioni, Enti di Area Vasta e Comuni (cfr. D.Lgs. 03.04.2018 n. 34). Si deve quindi avere cura di richiedere e ottenere preventivamente i previsti titoli legittimanti e di osservarne le prescrizioni.

Chi autorizza gli interventi di taglio della vegetazione a fini di prevenzione?

  • I proprietari possono tagliare liberamente la vegetazione erbacea e arbustiva delle loro pertinenze e giardini (salvo casi particolari).
  • Per il taglio delle piante arboree dei giardini è opportuno contattare l’Ufficio del verde o l’Ufficio tecnico comunale.
  • Per il taglio di piante e per la loro gestione nei giardini limitrofi a quello di proprietà, si applicano le norme del codice civile che portano la responsabilità degli interventi in capo al proprietario dei terreni. In caso di mancato intervento del proprietario, spetta all’Ente pubblico intervenire, se del caso, con ordinanza.
  • Le attività di prevenzione nel bosco, nei rimboschimenti e anche in molte zone cespugliate richiedono spesso l’autorizzazione, o la comunicazione, dell’autorità forestale individuata dalla Regione.
  • Gli interventi in area agricola di proprietà sono in genere liberi, salvo che si siano contratti impegni nell’ambito di quanto finanziato con i programmi di sviluppo rurale. Per gli uliveti l’espianto e il taglio sono soggetti ad autorizzazione.
  • Gli interventi di prevenzione sulla vegetazione che cresce lungo fiumi, torrenti, fossi, canali di proprietà pubblica debbono essere posti in essere o autorizzati dalla Regione o dai Consorzi di bonifica. Anche gli interventi nella fascia di proprietà dei privati, che corre lungo l’argine del corso d’acqua per un’ampiezza variabile (fino a 10 metri dalle sponde), possono dover essere autorizzati dagli stessi Enti.
  • Gli interventi di prevenzione sulla vegetazione che cresce lungo le viabilità stradali sono assoggettate al Codice della strada e al suo Regolamento di attuazione.

Come valutare se la tua casa è al sicuro da rischio incendi di vegetazione

In primo luogo si deve conoscere come si propaga. Le principali modalità sono l’esposizione diretta alle fiamme e l’irraggiamento. Un’ulteriore modalità è legata al movimento di faville incandescenti, che sono trasportate dalla colonna di gas e di fumi caldi e che possono raggiungere il terreno quando sono ancora in fase di combustione, anche a centinaia di metri o a chilometri di distanza rispetto al punto dal quale sono partite.

propagazione incendio

Nel valutare la distanza da rispettare tra la vegetazione si deve ricordare che con pendenze maggiori aumenta il rischio di propagazione e quindi deve essere aumentato lo spazio libero tra le piante.

Quanto è sicura la mia abitazione?

Per valutare il livello di esposizione al rischio di un’abitazione, si deve tenere conto di diversi aspetti:

  • Le abitazioni costruite su versanti esposti sud/sud-ovest sono generalmente le più critiche.
  • Deve essere valutata (ed eventualmente autorizzata dagli organi competenti) la riduzione graduale e progressiva della vegetazione intorno alla casa e la modifica delle specie utilizzate, preferendo quelle meno combustibili. Occorre inoltre ripulire la stessa area da fieno, rovi, erba e materiale secco di qualsiasi natura.

Tra i fattori che possono favorire la propagazione all’interno dell’abitazione ricordiamo:

  • la presenza di materiale combustibile depositato in prossimità dell’abitazione;
  • la presenza di elementi costruttivi combustibili degli edifici (tetti o altre parti dell’edificio in legno, specialmente se vecchio o fessurato, o altro materiale combustibile);
  • presenza di aperture (camini, ventilazioni, porte o finestre aperte, anche solo parzialmente).

Alcuni accorgimenti possono rendere più agevole gli interventi di soccorso:

  • l’accesso dei mezzi di soccorso all’abitazione e la disponibilità di acqua permetteranno di difendere più efficacemente la proprietà;
  • la viabilità stradale nelle zone abitate di interfaccia dovrebbe prevedere un accesso ed un’uscita separate, per garantire due percorsi alternativi di fuga, e, in caso di intervento, per poter gestire in sicurezza evacuazioni ed arrivo dei mezzi di soccorso;
  • per permettere ai mezzi di soccorso di arrivare alle case in zone abitate di interfaccia, la segnaletica stradale deve consentire di individuare agevolmente l’ubicazione dei singoli edifici.

Misure di riduzione e gestione del combustibile

  • verificare la ricrescita di alberi e arbusti, effettuando interventi di potatura e rimuovere il materiale secco;
  • creare dei punti di discontinuità per il materiale combustibile (evitare l’effetto miccia) anche di limitato spessore, come le siepi; anche alcune piante rampicanti costituiscono un veicolo di propagazione delle fiamme;
  • realizzare le siepi con specie che non accumulano all’interno materiale legnoso morto, e che non abbiano un alto contenuto di oli e resine;
  • mantenere i giardini ben curati durante i periodi di siccità;
  • eliminare le specie vegetali più combustibili e/o che hanno un alto contenuto di oli e resine, oppure mantenere tali specie più isolate e separate tra loro e dal resto della vegetazione;
  • usare intorno alla casa specie vegetali con basso volume di combustibile, come ad esempio l’erba, tagliandola ed asportandola quando secca.

specie vegetali

Lo spazio difensivo

Lo spazio difensivo è quell’area compresa tra gli edifici e la vegetazione dove attuare le misure di prevenzione e protezione che possono impedire a quest’ultimo di innescarsi e di propagarsi all’edificio. E' caratterizzato da due aree:

  • un’area a diretto contatto con l’abitazione, di profondità di almeno 10 m, che dovrebbe essere caratterizzata da vegetazione molto bassa (area interna);
  • una seconda area, immediatamente adiacente alla prima, profonda almeno 30 m, caratterizzata da adeguato distanziamento tra le chiome (area esterna).

spazio difensivo

Nelle abitazioni isolate oltre agli elementi costruttivi vanno protetti i depositi di sostanze infiammabili e di combustibili.

Cosa fare in caso di incendio di vegetazione

Come dare l’allarme

Adottando i comportamenti idonei e le buone pratiche, il cittadino può diventare parte attiva del processo di salvaguardia della vita umana.

  • Individua rapidamente gli incendi prossimi alla tua abitazione.
  • Chiama immediatamente uno dei numeri di emergenza attivi nella tua regione e fornisci più informazioni possibile in modo chiaro e conciso, con frasi brevi e di facile comprensione:
    • indica cosa succede e descrivi cosa sta bruciando;
    • comunica se le fiamme minacciano persone, un centro abitato, una casa, un campeggio, un’attività industriale, una stazione di servizio, una strada, una ferrovia o altro;
    • indica dov’è l’incendio.
  • Mantieni accessibile la viabilità ai mezzi di soccorso per consentire le operazioni di estinzione o di evacuazione in sicurezza di persone e animali.
SCARICA QUI la scheda di autovalutazione riguardante la protezione dell’abitazione
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