Ciclisti multati perché non rispettano la fila indiana
E' accaduto ai due atleti professionisti Diego Ulissi e Domenico Pozzovivo. I due pedalavano affiancati domenica scorsa nei pressi del Pian di Spagna, vicino a Colico

Non rispettano la fila indiana, ciclisti multati. E non due ciclisti qualunque, ma due professionisti piuttosto conosciuti dagli appassionati del settore. E' successo nei pressi del Pian di Spagna, a poca distanza da Colico.
Niente fila indiana, ciclisti multati
Inseguiti, controllati e invitati a seguirli pedalando fino al primo Comando dei Carabinieri, quello di Gravedona, per poi beccarsi una multa. E' accaduto ai due ciclisti professionisti Diego Ulissi e Domenico Pozzovivo. I due pedalavano affiancati domenica scorsa nei pressi del Pian di Spagna.
Come riportano i colleghi di Primalavaltellina.it i due atleti sono stati seguiti e poi invitati in caserma. Uno dei due, nello specifico Pozzovivo, ha poi beccato una contravvenzione di 18,50 euro perché. appunto, pedalava sulla sinistra.

Un problema, quello della convivenza tra auto e ciclisti, che non è nuovo. Anzi, si tratta di una questione che spesso viene sollevata sia dagli appassionati delle due ruote che dai conducenti dei veicoli. I primi lamentano infatti che le auto troppo spesso passano vicino a loro, di fatto sfiorandoli e rischiando di travolgerli o farli cadere.
Dal canto loro, invece, gli automobilisti si indispettiscono quando si trovano a dover superare ciclisti che procedono formando un gruppetto. Cosa che accade spesso in questa stagione soprattutto sulle strade del lago.
Per favorire la "convivenza" sulle strade, in Valtellina qualche anno fa era stata lanciata anche una campagna che invitava chi procede in auto a superare i ciclisti lasciando almeno un metro e mezzo di spazio. Con tanto di adesivi di grosse dimensioni che erano stati posizionati sul retro dei pulmini del consorzio turistico, in particolare quello del Terziere superiore che, da sempre, è in prima fila per promuovere il cicloturismo.
Amo fare attività sportiva, anche in bicicletta, per cui non mi considero certamente un odiatore di ciclisti. Detto questo, trovo che i ciclisti si comportano spesso come fanatici sportivi su un campo di gara. Non parliamo poi di quando ti superano sulla destra mentre ti sei fermato per far attraversare qualcuno in corrispondenza delle strisce pedonali. Chi va in bicicletta e non sta partecipando ad una competizione, su una strada pubblica dovrebbe comportarsi come qualsiasi altro utente della strada, rispettando il codice per non mettere a repentaglio la propria e l’altrui incolumità. Per favorire la convivenza tra ciclisti e conducenti di veicoli a motore sarebbe sufficiente usare il buon senso. Per fare un esempio, sarebbe sensato se i motociclisti viaggiassero affiancati perché cosí possono parlare tra di loro? Gianfranco da Bergamo.