Cernusco Lombardone, l'associazione Agaph vince il premio Pamela

Il progetto "Sali sul palco" aiuta i ragazzi ad esprimersi e trasforma la disabilità in una ricchezza

Cernusco Lombardone, l'associazione Agaph vince il premio Pamela
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Il fondo "In viaggio con Pamela, crederci sempre... arrendersi? Mai", dedicato alla consigliera comunale e blogger di viaggi Pamela Cazzaniga, scomparsa improvvisamente il 28 marzo 2020 a soli 44 anni, e arrivato quest'anno alla sua terza edizione, ha consegnato il premio di 2.000 euro all’associazione A.G.A.P.H. – APS di Cernusco Lombardone, per il progetto "Sali sul palco". Nata nel 1982 con lo scopo di favorire l’integrazione scolastica di ragazzi diversamente abili, l’associazione di genitori apre nel 2019 un’area specifica dedicata alla recitazione di ragazzi con disabilità e non solo. La cerimonia di premiazione si è svolta nella serata di ieri, sabato 18 novembre 2023, all'auditorium del centro culturale Fatebenefratelli.

Cernusco Lombardone, l'associazione Agaph vince il premio Pamela

Ad aprire la serata il presidente del fondo, Alberto Giacomin: "Oggi siamo qui per tenere vivo il ricordo di Pamela in modo concreto. Pamela ha sempre avuto la capacità di reinventarsi e di mettersi in gioco; la sua determinazione è stata la chiave per il raggiungimento di risultati straordinari e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, con le quali le persone con disabilità devono convivere. Questo riconoscimento nasce da una frase che lei ripeteva spesso: crederci sempre, arrendersi mai. Volevamo riconoscere l'impegno di persone singole o gruppi che avessero come obiettivo il superamento delle difficoltà legate alla disabilità, sulla scia di Pamela, lanciando il cuore oltre l'ostacolo. Proprio per questo la nostra scelta è ricaduta sull'associazione Agaph: siamo stati colpiti dal numero di attori coinvolti e dallo spettacolo rappresentato; in particolare mi sono rimaste impresse tre parole, dopo la visione della rappresentazione teatrale: rivoluzione, cambiamento e migliorarsi. Tre vocaboli che mi hanno ricordato Pamela: un incidente le ha rivoluzionato la vita, e lei ha trovato la forza di non arrendersi e di reinventarsi".

I membri del Comitato del Fondo per Pamela

Rusconi: "Pamela ci ha lasciato un testimone importante"

Ha preso poi la parola il sindaco Antonio Rusconi: "I sentimenti non hanno bisogno di molte parole, Pamela ci ha lasciato un testimone importante: quest'anno abbiamo investito 100 mila euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche, in particolare per realizzare la nuova entrata al cimitero vecchio, proprio uno dei punti che aveva sottolineato Pamela, che aveva girato in carrozzina tutta la città per vedere quali barriere architettoniche fossero presenti. Vorrei dedicare a Pamela una frase detta da Giovanni Falcone: Gli uomini passano, le idee restano".

Presente alla cerimonia anche il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, che ha sottolineato la bellezza dell'iniziativa del fondo dedicato a Pamela, sostenendo che lei l'avrebbe sicuramente apprezzato: "L'idea è proprio quella di portare avanti il suo entusiasmo e il suo spirito".

E' salita poi sul palco anche Chiara Pozzi dell'associazione "La nostra famiglia", vincitrice della scorsa edizione, che ha illustrato come il premio sia stato speso per realizzare una stanza multisensoriale, con proiettore, cuscini, tappeti, radio e diffusori di aromi, per offrire ai bambini stimoli uditivi, visivi, tattili e olfattivi.

Un laboratorio teatrale per aiutare i ragazzi ad esprimersi, attraverso il quale la disabilità diventa una ricchezza

Infine, la parola è toccata alla presidente di Agaph, Maria Grazia Arlati: "Sono molto emozionata, ma soprattutto orgogliosa di far parte con Agaph del viaggio di Pamela. I nostri progetti più significativi sono Acquatica, attraverso il quale portiamo i nostri ragazzi nelle piscine della zona, Io esco, che organizza uscite di gruppo per creare relazioni, e soprattutto il nostro fiore all'occhiello: il progetto Sali sul palco. Si tratta di un laboratorio teatrale nato nel 2008 con un gruppo di ragazzi, che ormai sono giovani adulti, con l'obiettivo di aiutarli ad esprimersi e a controllare la voce, il movimento, il corpo. Alla fine realizziamo performance significative, che vengono apprezzate non solo da noi genitori: quando uno spettacolo viene apprezzato, la disabilità diventa una ricchezza. Infatti vogliamo sottolineare come una persona con disabilità non debba solo essere accudita, ma sia anche portatore di diritti e di benessere e ricchezza alla società. Dall'anno scorso il laboratorio si è arricchito di un gruppo di bambini della scuola primaria, dunque abbiamo il gruppo dei piccoli, quello dei ragazzi e quello dei giovani adulti. Infatti riteniamo sia importante riconoscere un percorso di adultità ai disabili, e non considerarli, come spesso accade, perenni ragazzi.

A concludere la cerimonia di premiazione Massimo Mino del Comitato di Pamela, che ha letto una commovente e divertente lettera rivolta proprio a lei: "Il viaggio ti ha portato a cambiare e ad avere occhi nuovi; penso ai giovedì sera estivi trascorsi in centro Lecco quando impiegavamo mezza serata per percorrere 100 metri: tutti volevano salutarti, ci mancava solo che prendessi in braccio i bambini e girassi con la papamobile. La tua corsa ai like era per te una sfida stimolante, che affrontavi senza prenderti troppo sul serio, consapevole che non avresti mai raggiunto il livello della Ferragni. Hai fatto del cambiamento la cifra dei tuoi anni: sei stata un vulcano di idee; hai mostrato che esiste un modo diverso di vivere, che si può far coincidere la propria passione con il lavoro. Anch'io ho partecipato a qualche viaggio con te; ricordo che prima di entrare in un ristorante bisogna verificare assolutamente che ci fosse il Wi-fi. Chi parlava con te sentiva di tutto tranne che lamentele: hai saputo fare di un problema un'opportunità, rendendo straordinaria una vita ordinaria. Hai vissuto con pienezza i tuoi ultimi anni e te ne sei andata quando avevi ancora tanti progetti in cantiere".

Massimo Mino

Mino ha infine concluso con una frase dello scrittore uruguayano Eduardo Galeano, che cerca di rispondere alla domanda "A cosa serve l'utopia?": "Lei è all’orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare".

Infine i ringraziamenti commossi della mamma di Pamela, Luisella Fumagalli, hanno concluso la serata.

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