Camminata in giallo per la festa delle donne
Le partecipanti, partite dalla chiesa di Calco e arrivate alla scuola primaria di Olgiate, dove hanno assistito a una toccante testimonianza
Camminata in giallo per la festa delle donne. Le strade di Olgiate e Calco si tingono di giallo per la giornata internazionale della donna ma non solo.
Nel pomeriggio di domenica un gruppo di fiocchetti gialli ha sfilato per le vie dei due paesi per ricordare le conquiste sociali delle donne negli ultimi anni e per esprimere solidarietà nei confronti delle ragazze iraniane che ancora oggi vivono nei soprusi di un popolo maschilista.
Per la festa delle donne le strade si tingono di giallo
Partendo dalla chiesa di Calco e arrivando alla palestra della scuola in viale Sommi Picenardi a Olgiate, i partecipanti hanno camminato con striscioni e fiocchetti gialli ricordando, passo dopo passo, le vittime della lotta per i diritti umani in Iran e le tragiche barbarie del Governo locale.
Al termine della camminata, organizzata dallo Sportello Antiviolenza «Officina Donna» di Olgiate in collaborazione con l’«Altra Metà del Cielo» e con il patrocinio dei Comuni di Calco e Olgiate, si è tenuto un incontro con una donna di origine iraniane che ha portato la propria testimonianza.
«Non dobbiamo restare indifferenti a ciò che sentiamo quotidianamente alla televisione o che leggiamo sulle pagine di giornale - ha spiegato - in Iran vengono uccisi tantissimi giovani che difendono i diritti delle donne e cercano di dare una scossa per svoltare gli ideali di un paese che ha una mentalità ancora troppo chiusa».
Il filo conduttore del racconto ha portato agli esempi di tantissime persone, donne e uomini, ma soprattutto giovani, che sono stati impiccati, torturati, frustrati, picchiati a morte: testimonianze da brivido che hanno impressionato e commosso il pubblico presente.
Una testimonianza toccante
«Le donne non possono più studiare, sono costrette a casa senza poter lavorare: devono curare i figli, senza possibilità di scelta, vivendo sotto il controllo dell’uomo - ha continuato - Una religione maschilista ha creato un regime di oppressione verso chi non rispetta gli ideali imposti. Vi prego di non ignorare ciò che sta succedendo perché moltissimi giovani meritano la speranza di una vita migliore e non una condanna a morte».
Parole toccanti e piene di coraggio, che lasciano spazio solo a tanta solidarietà nei confronti di chi vive giorno dopo giorno questa tragedia e questa privazione di ogni tipo di libertà.
Al termine dell’incontro si è tenuta l’esibizione rock della Musicarte Band di Merate, accompagnata da tè e dolcetti.