Bulciago chiede una perizia sui lavori lungo la Bevera
L'intervento è stato realizzato dal comune di Barzago, che ha ricevuto un finanziamento regionale.
I lavori svolti dall’Amministrazione di Barzago per la messa in sicurezza del torrente Bevera non convincono il Comune di Bulciago, proprietario di una porzione del terreno, che ha deciso di richiedere una perizia idrogeologica per valutare l’intervento.
I lavori non convincono l'amministrazione bulciaghese
Sarà l’esito di questo studio, commissionato al geologo Francesco Nicolodi, che ricopre anche la carica di presidente all’interno del Comitato Bevere e che ben conosce la realtà del territorio, a dire se l’intervento è stato svolto correttamente o se qualcosa è andato storto.
"Io non sono un tecnico, quindi non so valutare nel dettaglio i lavori, però ci sono alcuni aspetti che ci convincono poco. In quell’area, dietro l’ex palazzina degli uffici della Teva, c’era un vero e proprio bosco che ora non c’è più. Barzago ci ha assicurato che procederà con i ripristini, però è evidente che l’ambiente in quell’area adesso è completamente stravolto"
ha spiegato il sindaco di Bulciago Luca Cattaneo, schivando qualsiasi polemica.
A non convincere la sua Amministrazione, che anche nei giorni scorsi ha effettuato diversi sopralluoghi in
quell’area, sarebbe il progetto in sé, che prevedendo l’eliminazione delle anse del letto del torrente rischierebbe di
favorire una maggiore velocità dello scorrere dell’acqua a valle, fino alla zona dell’hotel Arrigoni, dove ogni anno i
bulciaghesi combattono contro esondazioni più o meno gravi.
"Sicuramente se il Comune di Barzago è intervenuto è perché era necessario, però è un peccato vedere così quell’area, dove qualche anno fa in occasione della Giornata ecologica i bambini del paese avevano piantumato degli alberi. Attendiamo l’esito della perizia per saperne di più".
ha concluso Cattaneo.
Arriva la replica di Barzago
Per Barzago, invece, i lavori sono stati realizzati in maniera corretta ed erano anzi molto impellenti.
"Partiamo dal presupposto che questo progetto è stato finanziato da Regione Lombardia per il 90 per cento chiaramente è stato precedentemente verificato. E un lavoro assolutamente rispettoso del corso del torrente e che si era assolutamente reso necessario per mettere in sicurezza quell’area. Non abbiamo fatto altro che stabilizzare le sponde, perché le piogge e gli agenti atmosferici le avevano erose in maniera significativa. Basti pensare che quegli alberelli piantumati dai bambini ormai si trovavano sulle sponde del letto del torrente, proprio perché il fiume aveva “mangiato” gli argini. Abbiamo persino inserito dei massi nel letto della Bevera per rallentare l’acqua".
ha esordito il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Michele Bianco, il quale sottolinea anche di
aver personalmente partecipato ad alcuni sopralluoghi congiunti, richiesti proprio dal Comune di Bulciago:
"Inoltre ci siamo affidati al parere dell’agronomo Dante Spinelli, che è un professionista e conosce perfettamente la zona. I ripristini verranno fatti e anche noi a questo punto aspettiamo l’esito della perizia: sicuramente non avremmo speso soldi ed energie per un intervento, approvato in tutte le sedi opportune, se non fosse stato necessario".