Brianza Pride 2025: sarà ad Arcore, ma già infiamma la polemica
L'assessore alla Sicurezza Travascio: "E' un evento con una chiara connotazione politica che non condividiamo"

Si terrà ad Arcore, al confine con il nostro territorio, il Brianza Pride 2025, ma già infiamma la polemica. Sarà una festa collettiva piena di colori e musica, ma anche un «momento di rabbia e di resistenza» a favore della comunità Lgbtqia+ contro le discriminazioni di genere e di orientamento sessuale. Un corteo arcobaleno, come raccontano i colleghi di primamonza.it, che non trova però condivisione nella Giunta di centrodestra di Arcore, guidata da Maurizio Bono.
Ad annunciarlo, con larghissimo anticipo, nei giorni scorsi sono stati gli stessi organizzatori attraverso un comunicato stampa firmato da Oscar Innaurato e Livia Perfetti. Prosegue quindi il nuovo corso del Pride brianzolo che già nel 2024 si era spostato da Monza a Seregno, nella convinzione che nei piccoli centri sia ancora più utile sensibilizzare sui diritti della comunità e contro la discriminazione.
L'annuncio
"La settima edizione del Brianza Pride si terrà il 27 settembre per le vie di Arcore - hanno spiegato gli esponenti di Boa - L’assemblea è già a lavoro per organizzare questa grande rivendicazione festosa di diritti individuali e civili per il nostro territorio ed ha creato una rete con i coordinamenti Pride dei territori limitrofi e di altre regioni d’Italia». Una scelta, quella di organizzare il pride ad Arcore, che inevitabilmente ha il sapore della sfida e, per certi versi, della provocazione. Non è difficile immaginare che la sfilata possa transitare anche in via San Martino, accanto a quella che è stata la residenza di Berlusconi. L’ex premier non ha mai disdegnato lustrini e paillettes, seppur di altro tenore, durante le sue numerose «cene eleganti".
La posizione dell'Amministrazione
Il sindaco di Arcore non ha voluto rilasciare nessun commento sulla vicenda, lasciando la patata bollente in mano all’assessore alla Sicurezza Luca Travascio, esponente di Fratelli d’Italia.
"Ad oggi mi preme sottolineare che non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito - ha sottolineato l’assessore Travascio - Non abbiamo il potere di vietare la manifestazione poiché sarebbe incostituzionale ma, al tempo stesso, annunciamo già da ora che non concederemo alcun patrocinio all’evento visto che gli stessi organizzatori hanno dichiarato che si tratta di un evento con una chiara connotazione politica che non condividiamo. Quando verrà avanzata la richiesta ci confronteremo con la Questura per capire come poter gestire al meglio questa situazione".
Insomma, il Brianza Pride 2025 ad Arcore all'Amministrazione non piace e non se ne fa mistero.
Nel nostro territorio il Pride viene organizzato ogni anno anche a Lecco, di solito nel mese di giugno. Tanti i meratesi, i lecchesi e i brianzoli che vi partecipano, l'ultimo anno addirittura più di 2mila.