Ats Brianza: anziani ma non solo a rischio per le ondate di calore
Anche i fattori sociali ed economici giocano un ruolo importante.
Ats Brianza: un piano per gestire le ondate di calore. Presentato nel pomeriggio di oggi, martedì 27 giugno 2023, nella sede di Ats Lecco, un piano per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute.
Ats Brianza: un piano per gestire le ondate di calore
Come ha spiegato il dottor Carmelo Scarcella, direttore generale di Ats Brianza, si tratta di uno strumento di prevenzione che esiste dal 2004: nel 2003 infatti ci fu un estate particolarmente calda che portò alla morte di numerosi anziani.
L'obiettivo del piano è proteggere la popolazione - in particolare quella sensibile e più fragile, come gli anziani ma anche persone affette da malattie croniche o respiratorie o che vivono da sole in condizioni abitative inadeguate - dalle ondate di calore.
"E' importante che l'azione di monitoraggio che serve per identificare la fascia più fragile venga realizzata in collaborazione con le Amministrazioni comunali, con i medici di medicina di base e con le associazioni, perchè sono le realtà più vicine ai singoli individui, capaci di notare anche situazioni di disagio economico o sociale e non solo di benessere fisico - ha spiegato il dottor Scarcella - Per questo è necessario il coinvolgimento delle strutture sanitarie e sociosanitarie. Stiamo maturando la decisione di istituire una banca dati della fragilità a prescindere dal periodo di rischio del caldo estivo: uno strumento permanente che permetta di avere sempre sott’occhio quali sono le persone che vivono in condizioni di particolare fragilità, per poter essere pronti ad agire in eventuali situazioni di emergenza".
Alcuni dati sulle fasce a rischio
Rientrano nelle fasce potenzialmente a rischio elevato le persone di età superiore ai 75 anni, le persone con diverse patologie, ma non contano solo i dati fisici: anche la deprivazione sociale, il basso reddito economico e la dipendenza da alcol o droghe possono influire.
Come ha spiegato il dottor Luca Cavalieri D'Oro, responsabile Epidemiologia, meno dell'1% della popolazione del territorio gestito da Ats Brianza rientra nella categoria ad alto rischio; il 9% nella fascia medio alta e il 19% nella fascia a medio rischio.
Necessaria una collaborazione con Amministrazioni e associazioni
Per restare sempre connessa con il territorio, Ats pubblica sul sito materiale informativo riguardo al tema delle ondate di calore e invia il Piano emergenza caldo alle diverse realtà locali.
"Spendiamo molte energie per diffondere informazioni al territorio per richiamare l'attenzione di tutti ai pericoli connessi alle ondate di calore e indicare azioni di prevenzione - ha infatti spiegato il dottor Roberto Rossi dell'Epidemiologia - Cerchiamo di favorire l'accesso delle informazioni ai cittadini attraverso la sezione del sito di Ats che raccoglie dati sul caldo e attraverso l'invio del Piano emergenza caldo alla rete dei servizi, con la preghiera che anch'essi lo diffondano".
"Noi controlliamo bene lo stato di salute delle persone - ha aggiunto il direttore sanitario Aldo Bellini - ma ci manca il controllo sullo stato di vulnerabilità sociale: è quei che entrano in gioco le Amministrazioni".
Infatti, dei 139 Comuni che fanno capo ad Ats Brianza, solo una decina hanno contribuito nelle passate stagioni a fornire dati utili, per questo Ats si augura che la collaborazione diventi più partecipata.
"Non bisogna fare attenzione solo alle rsa, che sono tutte climatizzate - ha aggiunto il direttore socio-sanitario Antonio Colaianni - ma anche ai centri per disabili e ai centri diurni: bisogna educare alla prevenzione anche il personale non sanitario, come gli educatori. Per questo le nostre mail sulla prevenzione del rischio raggiungono tutte le strutture".