Osnago

Antenna telefonica di 34 metri in paese: Comune contrario, ma non è detta l'ultima

Convocata la Conferenza dei Servizi che coinvolgerà le autorità competenti ad emettere un parere

Antenna telefonica di 34 metri in paese: Comune contrario, ma non è detta l'ultima
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Antenna telefonica di 34 metri in paese: il Comune dice no. Sono i membri del gruppo di maggioranza Progetto Osnago a portare alla ribalta  la vicenda dopo aver saputo che "la società Iliad intende installare un’antenna di telefonia mobile dell’altezza di ben 34 metri in territorio di Osnago, su un terreno privato ai confini del paese".

Antenna telefonica di 34 metri in paese

"Sappiamo che il Comune aveva preannunciato un diniego alla richiesta della società basandosi sul proprio Regolamento per l’installazione di nuove stazioni radio base per la telefonia mobile risalente al 1999 - spiegano da Progetto -   Il regolamento individua una specifica zona in cui è consentita la installazione di stazioni radio per telefonia mobile, prevedendo altresì precise distanze dalle aree di pertinenza di edifici scolastici di ogni ordine e grado, di strutture sanitarie e di ricovero, di impianti sportivi e ricreativi e anche dagli edifici adibiti ad abitazione, attività produttiva, attività commerciale e servizi con permanenza di personale. Tutto questo fatto salvo il nulla osta igienico sanitario emesso dalle autorità competenti in materia".

Secondo Progetto però la società intenzionata a installare l'antenna  fa valere un accordo con il proprietario del terreno e le norme Dlgs 259/2003 - Codice delle Comunicazioni Elettroniche.

La Conferenza dei servizi

Il Comune ha convocato una Conferenza di Servizi che coinvolgerà le autorità competenti ad emettere un parere in merito all’installazione dell’antenna. "Noi pensiamo che valga il principio della potestà regolatoria dei Comuni rispetto all'allocazione delle infrastrutture nel proprio territorio, anche se siamo coscienti che opere come queste vengono spesso considerate di interesse pubblico, dunque sottratte alla potestà regolatoria dell'ente locale -  aggiungono da Progetto -  Riteniamo che vadano fatte tutte le verifiche normative ed esperite le vie legali necessarie con la prudenza utile ad evitare azioni risarcitorie verso il Comune affinchè sia ribadito il principio che la gestione del territorio debba rimanere in capo all’Ente Locale. Sosteniamo l’azione dell’Amministrazione Comunale per far valere le norme stabilite nello strumento urbanistico comunale".

"No al far west territoriale"

Non siamo contrari alle antenne in sé, ma queste vanno installate alle dovute distanze da luoghi con permanenza di persone e le aree vanno individuate dallo strumento urbanistico per evitare quello che potrebbe configurarsi come un far west territoriale in cui ogni azienda posiziona infrastrutture altamente impattanti più o meno dove vuole.

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