Il Comune di Missaglia ha aderito alla campagna nazionale “R1PUD1A” di EMERGENCY, che invita i Comuni italiani a ribadire il valore dell’articolo 11 della Costituzione:
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Anche il Comune di Missaglia aderisce alla campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY: un forte “no” alla guerra
Oggi, venerdì 24 ottobre 2025, alla presenza di numerosi cittadini e delle classi terze della scuola media di Missaglia, si è tenuta la cerimonia di srotolamento dello striscione con la scritta:
“Questo Comune R1PUD1A la guerra”, esposto sulla facciata della Biblioteca comunale.
Prima dell’evento, presso la scuola media, il sindaco Paolo Redaelli ha incontrato gli studenti per spiegare le ragioni dell’adesione del Comune alla campagna promossa da EMERGENCY.
I ragazzi, con il supporto di alcune slide da loro realizzate, hanno illustrato le guerre in corso nel mondo — non solo quelle note in Palestina e Ucraina, ma anche i conflitti in Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan e altri Paesi.
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Durante l’incontro, un volontario del Gruppo EMERGENCY Lecco e Merate ha illustrato le finalità della campagna, ricordando che in Italia hanno già aderito quasi 600 Comuni, di cui 114 in Lombardia e 20 nella provincia di Lecco, capoluogo compreso.
Il suo intervento si è concluso con la lettura della poesia di Gianni Rodari “Promemoria”, che recita:
“Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte né per mare né per terra: per esempio la guerra.”
Una volontaria ha poi sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani in percorsi di educazione alla pace e ai diritti:
“Chiediamo agli amministratori di promuovere iniziative rivolte soprattutto ai ragazzi delle scuole. Bisogna cambiare la visione: i conflitti non si risolvono con le armi ma con il dialogo, la cooperazione e l’investimento in sanità, scuola e assistenza ai più fragili, non nel riarmo.”
L’associazione ha ribadito il proprio impegno:
“La nostra storia ci insegna a non tacere, a impegnarci per abolire la guerra e a non dimenticare le vittime. EMERGENCY ripudia la guerra, come tantissimi in Italia. Con questa campagna è il Paese stesso che può dare nuova voce alla Costituzione e dimostrare che è ancora una ‘lettera viva’.”
Fondata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, EMERGENCY opera oggi in 21 Paesi, dove ha curato oltre 13 milioni di persone.
È attualmente presente in zone di conflitto come Sudan, Ucraina e Striscia di Gaza, dove continua a testimoniare che il 90% delle vittime di guerra sono civili.
Un dato che interroga le coscienze: il costo di un solo F-35 equivale a 3.244 posti letto di terapia intensiva