"Allevo chiocciole giganti e me ne frego dei pregiudizi"
Martina Trabucchi ha 20 anni e abita a Santa Maria Hoè
Allevare chiocciole giganti. Una curiosa passione portata avanti da un’aspirante insegnante con un amore infinito per gli animali, fortemente legata ai suoi valori, portatrice di un messaggio importante: mai vergognarsi di sé stessi e mai giudicare il prossimo.
Martina ha 20 anni e alleva chiocciole giganti
Martina Trabucchi ha 20 anni, è cresciuta nel verde di Santa Maria Hoè, sin da piccola ha mostrato un forte legame con la natura che l’ha sempre circondata. E così, affascinata dalla magia che accompagna un bruco che diventa farfalla o l’impollinazione delle api, ha iniziato a sei anni ad allevare farfalle. Oggi si occupa principalmente di animali esotici: un intero locale di casa sua è attrezzato per ospitare 50 esemplari di chiocciole africane giganti, un migliaio di piccoli della stessa specie, oltre che falene di ogni sorta. Sebbene sia facile occuparsi di questi animali, richiedono qualche attenzione particolare: ossi di seppia contenenti calcio necessario alla riparazione della loro conchiglia, vegetali per nutrirsi e persino un tappetino riscaldante in inverno, siccome vivono in ambienti con alte temperature.
Ma la vita di Martina non si ferma solo a questa passione. Anzi, attraverso essa vuole trasmettere validi principi che si stanno sempre più perdendo e sdoganare le false credenze riferite a questi animali. «La televisione e i videogiochi sono sempre più presenti nella vita dei bambini, ma c’è molto di più all’esterno. Ad esempio, “delicatezza” è un termine troppo astratto che sono riuscita con un gesto a far apprendere ai bambini di due anni, posando alcune farfalle sulle loro manine – ha raccontato la giovane – Per di più, non c’è niente di cui preoccuparsi nel lasciare i bambini a contatto con le chiocciole, a differenza di quanto si legge in giro non sono portatrici di alcuna malattia se provenienti da ambienti controllati come gli allevamenti».
"Vorrei avviare un'iniziativa nelle scuole"
L’obiettivo della giovane di Santa Maria Hoè è quello di avviare un’iniziativa nelle scuole: far allevare piccoli insetti in classe può risultare un esercizio sociale per apprendere concetti di cura e responsabilità. Una volontà che l’ha portata a studiare scienze della formazione primaria in Bicocca e che è stata spesso ostacolata dalla diffidenza altrui. «Spesso sono stata derisa ed esclusa dai miei coetanei per questa mia passione, avevo interessi che non avevano nulla a che fare con discoteche o uscite di gruppo – ha spiegato – Dopo aver condiviso la mia attività online, addirittura, sono costretta a cancellare commenti pieni d’odio e pregiudizi. Mi è stato augurato di morire, mi hanno detto di trovarmi altro da fare, che le mie passioni sono inutili e i miei animali orribili». Ferite dolorose, che non l’hanno allontanata dalla sua passione. Anzi, l’hanno spinta ancor di più a farne uno strumento di educazione e un rifugio per altre persone. Martina ha infatti aperto la pagina instagram @perchinongiudica, che non è solo un mezzo di comunicazione, ma «un posto sicuro che accomuna passioni diverse». Un po’ come il guscio delle sue amate chiocciole giganti.
Giulia Scaccabarozzi