Al via l’applicazione del Piano di Gestione della Riserva Naturale Regionale del lago di Sartirana. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento congiunto, a firma di Luigi Panzeri (Associazione Monte di Brianza), Luigi Maggi (AVAIB – Olgiate Molgora), Matteo Fumagalli (Cai Calco), Elena Calogero (Comitato Civico Ambiente), Lionello Bazzi (Cros Varenna), Laura Todde (Legambiente Lecco), Cristiana Besana (Lipu Lecco) e Giovanni Corti (WWF Lecco) circa l’applicazione del Piano di Gestione della Riserva Naturale Regionale del lago di Sartirana.
Al via l’applicazione del Piano di Gestione della Riserva Naturale Regionale del lago di Sartirana
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Apprendiamo dalla stampa che, finalmente, dopo tanti anni di assoluta volontaria latitanza e di tutte le gravi inadempienze normative da parte dell’ex Ente Gestore (Comune di Merate) si comincia ad applicare il Piano di Gestione della Riserva Naturale Sic-ZSC IT2030007 “Lago di Sartirana” Sito Natura 2000.
La buona notizia è che ci si appresta a conferire ad uno zoologo (docente dell’Università di Milano) uno studio per verificare la presenza delle specie di avifauna all’interno del sito Natura 2000.
Nel capitolo 4 “AZIONI DI PIANO”, del Piano di Gestione Integrato, approvato da Regione Lombardia il 3 aprile 2023, si specifica chiaramente che, a seguito dell’individuazione delle minacce e dei fattori di impatto, si è costruito un impianto di strategie gestionali con specifiche azioni da intraprendere secondo la classificazione introdotta dal manuale per la gestione dei siti Natura 2000 predisposto dal Ministro dell’Ambiente.
Nella scheda al suo interno “monitoraggio avifauna”, si invita l’Ente Gestore a creare un programma di osservazione e/o ricerca sul numero di individui per ogni specie presente nel periodo riproduttivo in tutta l’area del Lago. Inoltre, si prescrive di indentificare l’incidenza delle attività di disturbo e di mitigazione presenti nell’area attraverso l’andamento delle popolazioni delle specie di avifauna nidificanti. Una mappatura da attuarsi una volta al mese, da marzo a luglio, e da ripetersi con scadenza quinquennale.
Dunque, un lavoro fondamentale richiesto da Regione Lombardia per avere un quadro più esaustivo sullo stato di conservazione del patrimonio di biodiversità conservato dalla rete ed anche utile alla rendicontazione regionale per l’Unione Europea. Questi interventi dovranno essere realizzati entro tre anni dall’approvazione del Piano di Gestione e l’importo messo a disposizione è di 3.000 euro.
La seconda buona notizia è che, grazie alla chiusura della Riserva, obbligatoria per legge regionale, oltre a confermare la presenza del Tarabusino e della Moretta Tabaccata, nel corso dell’attuale stagione riproduttiva, dal mese di marzo si è verificata la nidificazione, portata a termine con successo, del Fistione turco, Netta rufina, un’anatra tuffatrice inserita nella Direttiva Uccelli della Comunità Europea. Notizia certificata da un censitore riconosciuto da ISPRA per il monitoraggio IWC delle popolazioni di uccelli acquatici.
Come Associazioni Ambientaliste continueremo a monitorare affinché il Piano di Gestione della Riserva, strumento prezioso ed indispensabile, continui ad essere applicato dal nuovo Ente Gestore”.