Prevenzione

Al Mandic e in via Tubi open day vaccinale contro Papilloma virus e Fuoco di Sant'Antonio

Sabato 6 e sabato 13 maggio 2023 a Merate e Lecco

Al Mandic e in via Tubi open day vaccinale contro Papilloma virus e Fuoco di Sant'Antonio
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Domani, sabato 6 maggio 2023 e sabato 13 maggio, nei Centri Vaccinali di Via Tubi a Lecco e Largo Mandic a Merate, si svolgerà l'open dai per la vaccinazione contro l’infezione da Papillomavirus (HPV) e da Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio).

Papilloma virus e fuoco di Sant'Antonio: open day vaccinale a Lecco e Merate

L’infezione da Papillomavirus è la più frequente tra le infezioni sessualmente trasmissibili. La maggior parte delle donne la contrae almeno una volta nella vita.

Questa condizione in genere decorre in modo asintomatico, ma il virus restando latente nei tessuti infettati può sviluppare nel tempo il tumore del collo dell’utero. Cardine della prevenzione è la vaccinazione.

Comunemente noto come fuoco di sant’Antonio, l’Herpes Zoster è un’eruzione cutanea causata dal Varicella-Zoster-Virus (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus: come si può intuire dal nome, è lo stesso virus che provoca la varicella in età pediatrica. Il virus è capace di rimanere inattivo nel tessuto nervoso (per esempio nei nervi cranici o nel midollo spinale) ed è possibile che si riattivi ad anni di distanza, scatenando l’herpes zoster, comunemente definito Fuoco di sant’Antonio. Si stima che circa il 90% della popolazione italiana abbia contratto la varicella almeno una volta nella vita (in genere nell’infanzia), tra questi il 10% decenni più tardi avrà una recidiva con una riattivazione del virus sotto forma di herpes zoster.

La principale manifestazione dell’Herpes Zoster (o Fuoco di Sant’Antonio) è una dolorosa eruzione cutanea somigliante a una placca allungata, ricoperta di vescicole, che compare in genere su un lato del corpo, più di frequente del torace o dell’addome, ma che può presentarsi ovunque, viso e occhi compresi. Pur non essendo una condizione che mette a rischio la vita del paziente, può essere particolarmente dolorosa e protrarsi per 2-4 settimane.

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