Arte

Al Binario Vivo la mostra di Eleonora Gargantini

Da giovedì 19 novembre e per tutto il mese di dicembre 2025 sarà allestita negli spazi della stazione di Cernusco Lombardone

Al Binario Vivo la mostra di Eleonora Gargantini

“Visioni di bellezza, luce e colore in dialogo”: questo il titolo della mostra dell’artista Eleonora Gargantini che da giovedì 19 novembre e per tutto il mese di dicembre 2025 sarà allestita negli spazi di Binario Vivo, alla stazione di Cernusco Lombardone.

Binario Vivo s’impreziosisce di opere d’arte

“Visioni di bellezza, luce e colore in dialogo” è un percorso visivo ed emozionale che interroga la realtà attraverso il colore, la forma e la materia. Un invito a rallentare, lasciarsi attraversare dalle emozioni e scoprire ciò che spesso sfugge allo sguardo.

“Spazio 000C è uno spazio bianco — racconta l’artista  — È il luogo interiore dove nasce la mia urgenza di comunicare. Attraverso colori, forme e materiali esploro la realtà. A volte la osservo in punta di piedi, altre la scavo a fondo, cercando di coglierne l’essenza. Ne assaporo le emozioni, ne respiro la meraviglia… e anche le sue bassezze. Vi presento me stessa. Benvenuti nel mio spazio”.

La mostra raccoglie 11 opere, tra colore e poesia, capaci di evocare un immaginario vibrante e intimo.

Opere che diventano un’occasione per fermarsi un momento, magari nell’attesa di un treno o davanti a un caffè, e assaporare un frammento di bellezza, anche in una giornata grigia.

Una vera esplosione di colore e frasi evocative che si intrecciano in un dialogo continuo.

Chi è Eleonora Gargantini

La storia artistica di Eleonora inizia ufficialmente nel 2017, quando la sua opera “Parole” viene selezionata nelle graduatorie extra del Concorso di poesia e pittura “Alda Merini e Guido Bertuzzi”, promosso dall’Associazione “I Navigli” di Milano e “The Boga Foundation”.

Il suo percorso nasce dal giornalismo culturale e da una Laurea Magistrale in Storia dell’Arte (2013), studi che le hanno insegnato a riconoscere la bellezza, ma soprattutto a leggerne l’essenza oltre la superficie.

Da allora realizza opere anche su commissione, costruendo connessioni tra visione, emozione e spazio.