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Airuno, minoranze unite anche nel no per gli interventi in Municipio

Ancora una comunicato congiunto delle opposizioni

Airuno, minoranze unite anche nel no per gli interventi in Municipio
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Airuno, minoranze unite anche nel no per gli interventi in Municipio. «Un milione di euro per ristrutturare il Municipio? No, grazie. Le priorità sono altre».

Airuno, minoranze unite anche nel no per gli interventi in Municipio

Sono tornati a ribadire la proprio posizione sui lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico dell’edificio comunale le due minoranza guidate da Gianfranco Lavelli e Bruno Ferrario. Che i due gruppi lavorino insieme è ormai una certezza, come sembra una certezza la loro coalizione per le prossime elezioni. Lo dimostra il comunicato congiunto diffuso dalle opposizioni a seguito della conferenza stampa di lunedì scorso, organizzata dalla giunta proprio per par- lare di rigenerazione urbana.

«Nel 2021 la Giunta Milani, senza consultare preventivamente i consiglieri comunali, ha deliberato la partecipazione ad un bando di Regione Lombardia che comprendeva tre progetti di rigenerazione urbana: riqualificazione della piazza di Aizurro, del sottopassaggio di via Kennedy e del Municipio - hanno ricordato i consiglieri - Le tre opere complessivamente prevedevano un finanziamento per 500mila euro da Regione Lombardia e per 100mila dal Comune di Airuno. La parte più corposa dell’intervento è la ristrutturazione del Municipio, di circa 400mila euro». Dopo due anni, però, i costi sono lievitati, arrivando fino a circa un milione di euro, per cui la vicesindaco Adriana Rossi ha chiesto di approvare una variazione di circa 325mila euro da finanziare con l’avanzo di Amministrazione. «In poche parole, la Giunta Milani ci ha chiesto di utilizzare più della metà della cassa comunale per coprire solo il primo lotto di ristrutturazione del Municipio, che per noi non rappresenta al momento la priorità».

I due gruppi si sono quindi opposti, rendendo impossibile l’approvazione in Consiglio, dove l’Amministrazione Milani non ha più i numeri per far passare una decisione davanti al no delle minoranze.

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