A Ponte San Pietro il 50% dei parti in meno: punto nascite a rischio?
Il minimo stabilito è di 500. Sulla sua chiusura ancora tutto tace, ma già da qualche mese le partorienti vengono trasferite altrove
A Ponte San Pietro il 50% dei parti in meno: punto nascite a rischio? Il punto nascite di Ponte San Pietro al Policlinico San Pietro chiuderà? Ancora nulla di ufficiale sul suo destino, sebbene i numeri non giochino in suo favore: dall'inizio dell'anno a ora, infatti, ci sono stati 260 parti, poco più del minimo stabilito da Decreto ministeriale, che prevede 1.000 parti annui - 500 in quelle aree geograficamente disagiate come Ponte San Pietro.
A Ponte San Pietro il 50% dei parti in meno: punto nascite a rischio?
Come riporta PrimaBergamo.it, da Ats Bergamo (che ha affermato di stare monitorando la situazione e i volumi dell'attività) e dal Gruppo San Donato, proprietario del Policlinico San Pietro, non arrivano conferme, tanto meno smentite, così come dai rappresentanti del territorio. Nessuno si è sbottonato neanche durante le ultime riunioni: non al Collegio dei sindaci di Ats Bergamo, non all'incontro di delegazione trattante tra Rsu e direzione generale del San Donato, non alla riunione dell'assemblea dei sindaci di Asst Bergamo Ovest che si è tenuta ieri, domenica 22 dicembre, a Treviglio.
Si respira già aria di chiusura...
Una sola rassicurazione, da parte del direttore generale di Ats, Massimo Giupponi: qualunque sarà il destino del punto nascite, non si farà nulla senza prima confrontarsi con il territorio e i suoi amministratori. Tra i sindaci le opinioni sono opposte: c'è chi pensa a Bergamo come alternativa, raggiungibile in pochi minuti di macchina, e chi crede che chiudere il punto nascite sia una perdita per tutta la Val San Martino, la Valle Brembana e la Valle Imagna.
A dire il vero, l'aria di chiusura si respira già da qualche mese. Il policlinico di Ponte San Pietro, infatti, garantisce ancora i servizi essenziali, tra cui la presa in carico in ambulatorio di donne in gravidanza, oltre a un ginecologo e due ostetriche presenti 24 ore su 24 nel pronto soccorso ostetrico-ginecologico ancora attivo. Ma i parti vengono già dirottati in altre strutture vicine, a meno che si tratti di urgenze che renderebbero pericoloso il trasferimento della partoriente.
La sensazione, come ha spiegato Katia Dezio, coordinatrice Rsu del Policlinico San Pietro è che il punto nascite proseguirà ancora fino alla primavera, prima di essere chiuso definitivamente. Nel frattempo bisognerà attendere almeno la fine dell'anno prima di fare previsioni: solo allora potrebbe partire l'iter, con la certificazione del mancato raggiungimento di parti stabiliti e l'avvio dell'iter da parte del Gruppo San Donato. Sarà Regione Lombardia, infine, ad avere l'ultima parola.