Olgiate Molgora

25 aprile: posata la pietra d'inciampo in memoria di Paolo Carpi

Il sindaco: "Questo vuole essere un monito a non ripetere gli orrori del passato".

25 aprile: posata la pietra d'inciampo in memoria di Paolo Carpi
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Una famiglia che ha pagato il prezzo più alto nel periodo più buio della storia del nostro paese. Una famiglia alla quale oggi, lunedì 25 aprile 2022, in occasione del 77° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, l'Amministrazione comunale di Olgiate ha fortemente voluto rendere omaggio con la cerimonia di posa e inaugurazione delle pietra d'inciampo in memoria di Paolo Carpi, figlio del pittore Aldo Carpi. Il padre, sfollato  con la famiglia nella frazione  olgiatese di Mondonico venne  arrestato il 23 gennaio del 1944 e deportato a Mauthausen. Sui figlio  Paolo venne catturato  a Milano e deportato  a Flossenburg e in seguito  a Kamenz. Lì venne ucciso a soli 18 anni. Un sacrificio la cui memoria rimarrà imperitura con il simbolo che da oggi campeggia davanti all'abitazione di Mondonico, in via Gola, al civico 41.

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25 aprile: posata la pietra d'inciampo in memoria di Paolo Carpi

Una celebrazione toccante quella di oggi che ha visto la partecipazione di Penne nere, Carabinieri, rappresentanti Consiglio comunale dei ragazzi di Olgiate che hanno letto alcune riflessioni, Alberto Magni per l'Anpi. A Olgiate è giunto anche il  viceprefetto Mariano Scapolatello.

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Stamattina è stato il sindaco di Olgiate Molgora  Giovanni Battista Bernocco ad aprire la cerimonia: "Dopo due anni torniamo finalmente a celebrare in modo comunitario il 25 aprile. Il primo pensiero va a tutti coloro che abbiamo perso a causa della pandemia e a coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina. Siamo i terzi della provincia, dopo Lecco e Verderio, a posare una pietra di inciampo, un simbolo che ci ricorda l’esempio di Paolo Carpi, qui davanti al civico 41 di via Gola, dove visse da sfollato durante la guerra. Questo vuole essere un monito a non ripetere gli orrori del passato".

L'iniziativa è partita dall'appassionato di storia Manlio Magni, ex vicesindaco a Olgiate, che ha ricostruito la storia di Paolo Carpi presentando un elaborato di storia locale premiato lo scorso anno dal Comune. Presente alla cerimonia la nipote Anna Carpi: "Io sono nata qualche anno dopo la scomparsa di mio zio, ma le ricerche di Manlio mi hanno permesso di recuperarlo e di conoscere la sua storia. Mio zio Paolo non è morto solo per la sua famiglia, è morto per tutti".

Presente anche il sindaco di Calco Stefano Motta che insieme a tutti i partecipanti ha raggiunto poi il collega di Brivio Adriano Airoldi alla  rotonda dei partigiani a Beverate.

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