CASATENOVO

In gita verso la statua di “Nostra signora d'Europa"

Il maltempo ha costretto gli organizzatori a fare qualche modifica nel programma della giornata.

In gita verso la statua di “Nostra signora d'Europa"
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Sabato scorso un centinaio di casatesi hanno sfidato la pioggia per giungere in cima alla Serenissima davanti alla maestosa statua di Nostra Signora d’Europa.

Con qualche cambio di programma la giornata è andata a gonfie vele

Il maltempo ha costretto gli organizzatori a fare qualche modifica nel programma della giornata. La Messa è stata celebrata nel primo pomeriggio, momento in cui il cielo era nuvoloso ma, l'assenza di precipitazioni, ha consentito comunque di stare al santuario all'aperto.

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La mattinata è stata dedicata a una camminata tra i boschi per raggiungere la vetta. Nonostante le nuvole basse e un po' di nebbia durante il percorso, i partecipanti sono giunti in cima alla Serenissima, in particolare alla statua della Vergine con accanto a sé la bandiera d'Europa.

Le parole del Sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati

"E’ stato suggestivo giungere ai piedi della Vergine e vedere la sua corona con 12 stelle, quante sono le stelle della bandiera d’Europa e attorno a lei i vessilli di ogni nazione europea".  Come ricordava il Sindaco Filippo Galbiat “negli anni ’50, nel dopoguerra, l’intuizione di intitolare quella statua a “Nostra Signora d’Europa” rispondeva ad un anelito di apertura contro i nazionalismi che avevano infestato la prima parte del secolo e non a caso i tre padri fondatori dell’Europa, Schuman Adenauer e De Gasperi avevano radici cristiane. Ora l’Europa è di fronte ad un’altra grande sfida che sembra riportarci indietro”

La messa per "Nostra Signora d'Europa"

La Messa è stata concelebrata da don Angelo Cazzaniga, da Don Marco Maesani, parroco di Campodolcino, e da don Romano Crippa. Un drappello di alpini casatesi ha accompagnato la celebrazione nell'emozione del sentire “il silenzio” della tromba e la tradizionale “Signore delle cime”; è stata letta la preghiera dell’Alpino, proprio da Antonio Vismara, nipote del Cav. Vincenzo Vismara che sostenne moralmente ed economicamente la realizzazione della statua.

Tantissimi i partecipanti

Tra i numerosi presenti anche un altro nipote di Vincenzo Vismara, Franco Vismara. Graditissima la partecipazione di alcuni ospiti de “La mia casa”, che hanno trascorso una giornata intensa e diversa; l’invito a partecipare è giunto alla Direttrice dell’istituto da Fulvio Colombo, sempre sensibile e attento a questi casatesi più fragili. La Pro Loco, che si è fatta carico dell’organizzazione, è estremamente soddisfatta del risultato dell’iniziativa e ha ricevuto numerosi apprezzamenti dai partecipanti.

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