Stanze gelide e il termostato che segna 15 o 16 gradi, ma solo di giorno, quando il sole riesce appena a scaldare i muri. Di notte è peggio.
Da settimane, la miglior alleata – o forse l’unico conforto – dei residenti di un condominio di via Frisia è la stufetta elettrica. E le coperte, tante coperte.
Da oltre un mese, infatti, la caldaia centralizzata di un palazzo di via Frisia, a Merate, è ferma, sigillata dal fornitore del gas per via di bollette non pagate.
Ma, stando ai racconti dei residenti, non sarebbe mancata la volontà di saldare i debiti, bensì i soldi stessi.
Condominio al gelo da un mese: «I soldi c’erano ma sono spariti»
«I soldi c’erano anche sul conto del condominio, solo che a un certo punto sono spariti – racconta un residente – Diciamo che abbiamo avuto qualche problema con il nostro precedente amministratore, che ora abbiamo mandato via. Da quanto sappiamo, non siamo gli unici a Merate ad aver avuto problemi con lui».
Il condominio, una palazzina con affaccio anche su viale Lombardia, dove si trovano alcuni negozi, conta una trentina di famiglie. A metà ottobre, quando la maggior parte degli stabili della zona ha acceso il riscaldamento, qui i termosifoni sono rimasti freddi. L’impianto è stato bloccato per insoluti che ammonterebbero a circa 90mila euro.
«Era successa la stessa cosa l’anno scorso – prosegue un altro inquilino – L’ammanco dal bilancio risale ad allora. In quel caso siamo dovuti intervenire noi, chi più e chi meno, per coprire il buco e pagare il fornitore. Eravamo riusciti ad accendere la caldaia con un mese di ritardo. Quest’anno, però, siamo punto e a capo. Non sappiamo quando riusciremo a riaccendere i riscaldamenti».
C’è chi ammette che qualche condomino sia effettivamente in difficoltà economica, ma il problema principale, sostengono, è un altro.
«Il denaro per pagare le utenze era stato raccolto regolarmente – spiega ancora il residente – Poi, quando si è trattato di saldare, quei soldi non c’erano più».
Con l’arrivo del freddo, i disagi si moltiplicano
L’atmosfera nello stabile è di esasperazione. Con l’arrivo del freddo, i disagi si moltiplicano. «Stiamo davvero patendo il gelo – dice un’abitante – Le stanze sono ghiacciate, arriviamo a malapena ai 16 gradi di giorno. La notte devo coprire i miei bambini con tre coperte ciascuno».
Nel frattempo, il nuovo amministratore – nominato di recente – starebbe cercando di ricostruire la contabilità e capire dove siano finiti i fondi mancanti, ma la situazione resta intricata. Non sarebbe però la prima volta che un condominio di Merate si trova alle prese con casi simili legati allo stesso professionista. In un’altra palazzina della città, infatti, lo stesso amministratore sarebbe finito sotto inchiesta per un ammanco di denaro di entità ancora maggiore.
Secondo quanto emerso in quell’occasione, la cifra contestata si aggirerebbe intorno ai 200mila euro, ma i residenti coinvolti avevano denunciato un buco di oltre 400mila, relativo a fondi destinati ai lavori di riqualificazione della facciata, finanziati con il Superbonus 110.
I soldi, che erano stati da poco erogati da un istituto di credito, sarebbero spariti prima di poter essere utilizzati.
Un copione che, per molti residenti di via Frisia, sembra purtroppo ripetersi. E mentre si attendono sviluppi, nelle loro case continua a regnare il freddo.