I fratelli Quadrio Curzio sulla copertina di Forbes
Partiti nel lontano 1998 da Bormio, oggi sono arrivati anche a New York.
Forbes dedica la copertina di novembre ai fratelli Quadrio Curzio e alla loro storia di successo partita dai Bagni Vecchi e Bagni Nuovi di Bormio che li ha portati a creare un impero del benessere. «Quando siamo partiti il modello di business palesava dei limiti: il termalismo si rivolgeva agli anziani e ai bambini, la prima prospettiva era quella della salute. E non contemplava l’esperienza del benessere. Noi, al contrario, volevamo attirare persone che sceglievano le terme per rilassarsi, per godere di una bella vista e del comfort», spiega al mensile Andrea Quadrio Curzio. Proprio nel 1998, quando fu rilanciato il progetto dei Bagni Vecchi di Bormio, il fratello Saverio ebbe un’intuizione: osservò che molti giovani, dopo lo sci, andavano in una grotta sudatoria situata lì vicino, 80 metri scavati nella roccia con acqua a 40 gradi, per il puro piacere di rilassarsi. Decise quindi di costruire una vasca esterna con vista su tutta la vallata. «C’erano vasche dove praticare la balenoterapia, ma era roba anni ’60. Bruttissima. Così abbiamo portato l’idromassaggio e abbiamo rivestito le vasche con il serpentino, una pietra locale verde. Questo è stato il primo progetto di restyling: in Italia non lo aveva ancora fatto nessuno», ricorda.
La rivista Forbes di novembre incorona Qc Terme
I Quadrio Curzio avevano capito, insomma, che c’era un pubblico più giovane a cui offrire ore di relax e divertimento, e che tutto questo poteva essere cool, non solo salutare. Nel 2003 arrivarono poi i Bagni Nuovi e l’annesso centro termale. Oggi, i fratelli Saverio e Andrea gestiscono il business di Qc Terme, battezzato così nel 2007 per rendere omaggio al cognome di famiglia, nei ruoli, rispettivamente, di presidente e Ceo. Un’azienda che negli ultimi anni è cresciuta a doppia cifra, raggiungendo un numero di clienti superiore al milione nel 2019, per un fatturato di 90 milioni di euro.
«Quello dell’experience rappresenta un concetto essenziale per il business dell’ospitalità», aggiunge sempre a Forbes Francesco Varni, Ceo & chief of corporate activities and development. Varni ha accompagnato lo sviluppo dell’azienda dalle origini, nel 1990. «Un quid plus che si traduce nell’esigenza di soddisfare requisiti quali esclusività e personalizzazione. Sono tante le realtà di prestigio nel settore, ma Qc Terme è una delle poche catene in circolazione che, anche grazie al suo know-how infrastrutturale, è riuscita a rendere scalabile questo progetto».
Anche la scelta delle location - oggi Qc è presente con 11 sedi in tutto il mondo tra Bormio, Pré Saint Didier, Milano, Torino,Roma, San Pellegrino Terme, Dolomiti, Chamonix-Mont-Blanc e New York- non è casuale. Ma è il frutto di una certosina ricerca condotta sulla base di criteri specifici. «Le prime cose che prendiamo in considerazione sono la bellezza del luogo e il pregio dell’edificio - racconta Andrea Quadrio Curzio - Le persone sono stanche, mentalmente e psicologicamente. Vogliono disconnettersi e riconnettersi con la natura e la bellezza. Poi ognuno entra con un’esigenza diversa: accogliamo principalmente persone in coppia come familiari, colleghi, mamma e figlia. In comune, l’esigenza di ricevere momenti di gratificazione e condivisione».
Per la scelta delle strutture, il modus operandi si basa sul geo-marketing
«Prendiamo i parchi divertimento: vengono costruiti secondo il parametro della popolazione residente a un’ora di macchina - prosegue Saverio Quadrio Curzio - Gardaland, ad esempio, nel raggio di un’ora raccoglie 3 milioni e 200mila visitatori, il 30% della sua catching area. Anche noi abbiamo parametri simili: per la selezione valutiamo quante persone abitano nel raggio di percorrenza di due ore in auto e analizziamo gli immobili presenti. La bellezza è comunque l’elemento fondamentale e l’Italia è pienadi edifici storici, che valorizziamo grazie al nostro team di 50 professionisti tra architetti, ingegneri e designer».
Non solo Italia, però
A New York,il gruppo ha aperto nel marzo di quest’anno occupando una location sull’isola di Governors Island, a sud di Manhattan, in una zona storica perla città con vista sui grattacieli e sulla Statua della Libertà. «Quello di Ny, duemila metri di parco e tre edificicvittoriani, è stato un investimento estremamentevimportante, una sfida», dice Varni. «Ci siamo misurati con la difficoltà di fare sviluppo immobiliare in una città nuova. Ma alla fine abbiamo messo in campo il know-how maturato sotto il profilo progettuale, tecnico e gestionale, aggiudicandoci un bando pubblico». E portando negli Usa quella ricetta di italian style che tanto ci invidiano. A dicembre il gruppo aprirà un centro sullago di Garda, e anche i progetti di espansione negli States non si fermano. «Tra dieci anni, forse, Qc negli Stati Uniti sarà più grande che in Italia», dice Varni. «La prospettiva è di arrivare quest’anno a una crescita del 10% rispetto al 2019. Nel 2023, consideratele nuove aperture, la previsione è di 140-150 milioni di euro, ovvero il 10% del comparto termale, che vale circa 1,5 miliardi». Per dare nuovo slancio allo sviluppo in Italia, Qc ha, inoltre, stretto un accordo con Cassa depositi e prestiti e Bnp Paribas. «Una collaborazione nel settore real estate, che ci sosterrà dal punto di vista immobiliare nello sviluppo delle nostre infrastrutture sul territorio nazionale. In Francia invece stiamo valutando possibili location. Poi magari in Gran Bretagna, a Londra».
Nel 2021 intanto, anche un’altra insegna storica, quella delle terme Berzieri di Salsomaggiore, è entrata sotto l’ombrello di Qc Terme con un contratto dalla durata di 20 anni rinnovabili. «Siamo nella fase di progettazione, ma stimiamo di iniziare i lavori nel primo trimestre del 2023 e completarli nella seconda metà del 2024».