Un flash mob per il diritto alle cure palliative
L’iniziativa, organizzata in piazza Prinetti a Merate sabato mattina, è stata organizzata dall’associazione Fabio Sassi.
Un filo arancione per le cure palliative, fatto intrecciare per unire tutti: malati, famigliari, operatori sanitari, volontari, cittadini e istituzioni. Anche l’associazione Fabio Sassi nella mattinata di sabato ha esteso anche a Merate il flash mob «Non perdere il filo», promossa dalla Federazione Nazionale Cure Palliative in occasione della ricorrenza di San Martino, patrono delle cure palliative ed esempio di grande altruismo, generosità e misericordia.
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Flash mob con la compagnia teatrale Piccoli Idilli
Nello specifico, si è trattato di un flash mob organizzato nella cornice di piazza Prinetti, con la direzione Filippo Ughi, attore e fondatore della compagnia teatrale Piccoli Idilli. Presenti, tra gli altri, l’attuale presidente del sodalizio che opera a sostegno dei malati terminali ricoverati all’hospice «Il Nespolo» di Airuno, Daniele Lorenzet, e l’ex presidente Albino Garavaglia.
I partecipanti hanno tessuto un lungo filo arancione, passato da una mano all’altra creando una rete sulla quale infine sono stati appoggiati dei manifesti recanti alcuni messaggi. Dignità al fine vita, ma anche sollievo dal dolore e dagli altri sintomi.
Cure palliative, un diritto che non è sempre garantito
Un filo che si è fatto rete per denunciare come in Italia ancora oggi l’accesso alle cure palliative non sia sempre garantito. «E’ importante che la gente sappia - è stato il commento di Garavaglia - perchè la legge che garantisce le cure palliative (la 38/2010) attualmente non è per niente conosciuta anche se contene tutti gli strumenti di cui i malati terminali hanno bisogno».
Merate Flash Mob Fabio Sassi
Merate Flash Mob Fabio Sassi
Alberto Secci