Allarme rsa: aumentano rette in aumento per colpa del caro bollette
Lo Spi Cgil Lecco chiede l'intervento di Regione Lombardia
Il Caro bollette è un uragano che rischia di far saltare l’intero sistema delle RSA. L’enorme incremento dei costi dell’energia nelle Residenze per anziani si ripercuoterà presto sulle rette, con aumenti insostenibili per gli ospiti e le loro famiglie. A lanciare l’allarme lo SPI Cgil Lecco, che chiede un rapido intervento della Regione per evitare una catastrofe.
Caro bollette, stangata sulle rsa: le rette schizzano alle stelle
“Come rappresentanti degli anziani, siamo molto preoccupati per la grave situazione descritta in questi giorni, anche sulla stampa, da più responsabili delle RSA del nostro territorio - spiega lo SPI lecchese - Gli importi delle bollette di luce e gas superano di oltre il 50% quelli dello scorso anno, per non parlare degli altri rincari, come quelli degli alimentari. Aumenti che, come spiegano i gestori delle case di riposo, inevitabilmente potranno portare a un innalzamento a due cifre delle rette. Questo creerà nuove difficoltà agli ospiti delle RSA e alle loro famiglie, già segnati da anni di sofferenza e di paura”.
Lo Spi Cgil Lecco chiede l'intervento di Regione Lombardia
“Chiediamo un intervento significativo e tempestivo - aggiunge Pinuccia Cogliardi, segretario generale dello SPI Cgil Lecco -. Regione Lombardia ha tutta la possibilità di agire, rimettendo in discussione il calcolo delle modalità di contribuzione alle RSA, o ancor più velocemente, con un contributo una tantum. Se ciò non avverrà in tempi brevissimi, queste difficoltà si tradurranno in un sostanziale, terribile e insostenibile aumento delle rette, un dramma per anziani e famiglie".
"E’ tempo - continua Cogliardi - che ognuno faccia la sua parte. Regione non può demandare le urgenti misure necessarie che le competono al livello nazionale o europeo. In Lombardia la situazione è ancor più critica perché, a differenza di altre regioni, da almeno 20 anni si è inseguita una politica di espansione delle grandi RSA. Questo si è rivelato un vero boomerang. Altre Regioni hanno scelto di investire maggiormente sulla domiciliarità, attraverso una serie di servizi assistenziali che facilitano la permanenza e la cura di almeno una fascia di anziani nella propria abitazione. Queste scelte diversificate avrebbero portato vantaggi sia nella gestione di questa situazione che si presenta come una tempesta perfetta , sia nella gestione dell’emergenza covid”.