Crisi di Governo, la lettera aperta dei sindaci: "Draghi vada avanti"
L'appello è stato sottoscritto anche dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori
Sulla crisi di Governo si esprimono in una la lettera aperta i primi cittadini chiedono al Premier Draghi di andare avanti: "Abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza. Le forze politiche siano responsabili".
Crisi di Governo, la lettera aperta dei sindaci
L'appello è stato sottoscritto, oltre che dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, tra gli altri, anche dai Sindaci Beppe Sala (Milano), Giorgio Gori (Bergamo), Davide Galimberti (Varese), e Roberto Gualtieri (Roma).
"Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza.
Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà.
Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio.
Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo.
Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni.
Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perché senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia".
Le firme
- Luigi Brugnaro sindaco di Venezia
- Marco Bucci sindaco di Genova
- Antonio Decaro sindaco di Bari - Presidente ANCI
- Michele De Pascale sindaco di Ravenna - Presidente UPI
- Giorgio Gori sindaco di Bergamo
- Roberto Gualtieri sindaco di Roma
- Matteo Lepore sindaco di Bologna
- Stefano Lo Russo sindaco di Torino
- Dario Nardella sindaco di Firenze - Coordinatore città metropolitane
- Maurizio Rasero sindaco di Asti
- Matteo Ricci sindaco di Pesaro - Presidente ALI
- Beppe Sala sindaco di Milano
- Gianluca Galimberti Cremona
- Stefania Proietti Assisi
- Gaetano Manfredi Napoli
- Gianni Nuti Aosta
- Franco Ianeselli Trento
- Rinaldo Melucci Taranto
- Alberto Belelli Carpi
- Edoardo Gaffeo Rovigo
- Fabio Bergamaschi Crema
- Simone Franceschi Vobbia (GE)
- Mauro Gattinoni Lecco
- Mauro Calderoni Saluzzo
- Elena Gubetti Cerveteri
- Luca Salvetti Livorno
- Riccardo Varone Monterotondo (Roma)
- Carlo Marino Caserta
- Michele Guerra Parma
- Enzo Lattuca Cesena
- Andrea Soddu Nuoro
- Nazzareno Franchellucci Porto Sant’Elpidio (Fermo)
- Piero Castrataro Isernia
- Massimiliano Presciutti Gualdo Tadino (PG)
- Davide Galimberti Varese
- Maria Rosa Barazza Cappella Maggiore (TV)
- Katia Tarasconi Piacenza
- Emilio Del Bono Brescia
- Damiano Tommasi Verona
- Valentina Ghio Sestri (GE)
- Elena Piastra Settimo Torinese
- Stefano Minerva Gallipoli
- Piero Marrese Montalbano e pres Prov Matera
- Luca Menesini Capannori e Pres Prov Lucca
- Francesco Cacciatore Santo Stefano Quisquina (AG)
- Luca Vecchi Reggio Emilia
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