Dai Balcani di oggi alla guerra in Ucraina: viaggio a Villa Greppi
In arrivo tre giorni finali fitti di appuntamenti nel weekend conclusivo di "1992-2022. La guerra in casa”
Un lungo fine settimana conclusivo caratterizzato da uno sguardo all’attualità. Si chiude così, con quattro appuntamenti in cartellone da venerdì 17 a domenica 19 giugno, “1992-2022. La guerra in casa”, il percorso di approfondimento promosso dal Consorzio Villa Greppi, ideato e organizzato dal consulente storico Daniele Frisco e che dallo scorso 2 giugno sta portando nell’Antico Granaio di Villa Greppi importanti storici, giornalisti e fotoreporter, chiamati a offrire un quadro il più esaustivo possibile su quanto avvenuto nei Balcani degli anni Novanta. Una rassegna organizzata proprio in occasione dei trent’anni esatti dall’inizio del lungo assedio di Sarajevo e che, accanto all’approfondimento storico e alle preziose testimonianze degli ospiti, sta provando a offrire spunti di riflessione anche su quanto sta accadendo oggi, con una nuova guerra scoppiata in Europa.
Dai Balcani di oggi alla guerra in Ucraina: viaggio a Villa Greppi
E di attualità si parlerà molto proprio in questo ultimo fine settimana: tre giorni in cui ci si soffermerà in modo particolare sui Balcani Occidentali di oggi e su quanto sta avvenendo in Ucraina e che saranno arricchiti da un concerto di musiche balcaniche, quest’ultimo a chiusura dell’intera kermesse.
Si parte venerdì 17 giugno alle 21 con la presentazione del volume “Capire i Balcani Occidentali. Dagli accordi di Dayton ai giorni nostri” in compagnia della curatrice, docente di lingua russa e traduzione all'Università di Trieste, traduttrice e giornalista Martina Napolitano e della coautrice e ricercatrice presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Giustina Selvelli. Un volume, questo, edito da Bottega Errante Edizioni e in cui ricercatori e giornalisti che da anni si occupano della penisola balcanica tracciano una panoramica ricca e aggiornata delle caratteristiche e dei fenomeni che hanno caratterizzato i Balcani Occidentali a partire dal 1995, anno degli accordi di Dayton.
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Si parla di Ucraina e di questa nuova guerra nel cuore del nostro continente il giorno successivo: in programma per sabato 18 giugno alle 17, infatti, la presentazione del libro “Il destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa” dello storico Simone Attilio Bellezza. Ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Napoli Federico II, in questo libro, uscito a inizio anno, l’autore anticipava i rischi di un’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia e aiuta a capire le dinamiche che hanno portato all’escalation del conflitto.
Per la giornata conclusiva, infine, due appuntamenti: domenica 19 giugno alle 17 si comincia con l’incontro con Marina Lalović, giornalista e autrice del libro “La cicala di Belgrado” (Bottega Errante Edizioni). Nata a Belgrado, dal 2000 Marina Lalović vive in Italia e attualmente è parte della redazione esteri di Rainews24, oltre a collaborare con Radio Rai 3. In questo libro ripercorre, tra ricordi e attualità, i quartieri della sua città. Una riscoperta, anche per lei, di quei luoghi lasciati poco prima della caduta del regime di Milošević: un itinerario fatto di musica, cibo, piazze, personaggi, bombardamenti, quotidianità, sempre a cavallo tra lucidità e malinconia, tra razionalità e affetto. A seguire, dalle 18.30, musica con il concerto Balkan Express: Armando Illario, Giulia Taccagni, Massimo Latronico, Carmelo Colajanni e Andrea Quaglia propongono un’esibizione che prende il nome dal celebre treno che collegava Vienna a Istanbul. Un viaggio da occidente a oriente, attraverso diverse musiche balcaniche.
In occasione degli eventi (e dalle 15.30 alle 18.30 di sabato e domenica) continua a essere visitabile, infine, la mostra “Shooting in Sarajevo”, curata da Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani e allestita al primo piano dell’Antico Granaio di Villa Greppi. Inaugurata lo scorso 2 giugno, l’esposizione è il risultato di un lavoro che dalla primavera del 2015 ha visto Ottani e Biagiarelli tornare negli stessi luoghi da cui i cecchini hanno tenuto sotto assedio per 1.425 giorni Sarajevo e i suoi abitanti, scattando da lì le fotografie oggi in mostra. Un percorso dal forte valore simbolico, capace di evocare nella mente di chi ha scattato e di chi oggi guarda le fotografie l’esperienza di chi, allora, inquadrava per uccidere.
Informazioni
Tutti gli incontri sono a ingresso libero e si terranno negli spazi di Villa Greppi, via Monte Grappa 21 – Monticello Brianza. I concerti in cartellone sono a cura del direttore della Scuola di Musica A. Guarnieri del Consorzio Villa Greppi Marco Cazzaniga. Per conoscere il programma completo: www.villagreppi.it.