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Restructura, global contractor d’eccellenza

L’impresa, dopo aver operato nell’edilizia industriale, si sta concentrando sul residenziale con un approccio moderno

Restructura, global contractor d’eccellenza
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«La qualità dell'artigiano e l’organizzazione dell’industria». Ruota attorno a questo leitmotiv la filosofia di Restructura, una bella realtà del comparto edile nata da un progetto di rivitalizzazione di CLC Costruzioni con un ex socio, “una sorta di incubatore” di un’impresa di Villa d’Adda, siamo entrambi associati ad Ance, (Associazione Nazionale Costruttori Edili). I soci di Restructura hanno una storia alle spalle di trent’anni, hanno superato, non senza difficoltà la crisi del comparto che ha falcidiato migliaia di imprese edili ed oggi è una società che si sta specializzando nelle costruzioni generali con soluzioni innovative, abitazioni moderne e particolarmente curate nei dettagli.
«Dopo aver operato anche nell’edilizia industriale oggi stiamo tornando a concentrarci sul residenziale, che sta registrando una buona crescita sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni», esordisce il dottor Marco Colombo, l’imprenditore di Bernareggio che controlla l’impresa bergamasca insieme ai soci Damiano Locatelli di Medolago e Massimo Comi di Carvico.

Come sta andando il settore dopo l’introduzione degli Ecobonus e in particolare del SuperBonus 110%?

«Gli ecoincentivi hanno indubbiamente dato slancio a tutto il comparto e anche noi abbiamo alcuni progetti pronti per partire. Poi bisogna riuscire anche a stringere rapporti di collaborazione virtuosa con le banche come finora troppe poche volte siamo riusciti ad interfacciarci come global contractor. Questa però è una fase di incertezza: la normativa non è chiarissima, le regole vengono cambiate spesso, alcuni istituti di credito hanno esaurito i plafond disponibili e le istruttorie si sono fermate; pare che con nuovi accorgimenti normativi il mercato possa ripartire, almeno fino al 2023. Certo le truffe accertate dall’Agenzia delle Entrate non stanno aiutando, anche sono poche le criticità che hanno riguardato il SuperBonus 110% La filosofia di tutti questi incentivi è interessante perché aiuta a recuperare i vecchi edifici, ad efficientarli, a ridurre il fabbisogno energetico, a ricorrere all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici».

Recuperare il patrimonio edilizio esistente è positivo…

«Certamente. Gli ecoincentivi aiutano a realizzare il cappotto per proteggere gli edifici, evitano dispersioni di calore aumentando l’efficienza delle case, favoriscono il cambiamento delle caldaie… Il risultato è che le vecchie case spesso passano da una classe energetica F o G fino alla A con una conseguente rivalutazione economica della proprietà. Certamente esistono accorgimenti tecnici innovativi per le ristrutturazioni, ancorchè con delle viscosità rispetto al nuovo, che invece è un foglio bianco da scrivere».

L’aumento delle materie prime ha colpito anche il settore dell’edilizia.

«Si. Questo deriva anche dal boom degli Ecobonus che hanno creato un effetto moltiplicatore su molti materiali a partire dagli isolanti. Oggi si fa fatica persino a trovare ponteggi o gru a noleggio; fortunatamente abbiamo una certa dotazione nostra, ma stiamo ulteriormente investendo. Tutto ciò sta comportando una nuova riorganizzazione delle imprese che operano nel nostro settore. Restructura, ad esempio, come global contractor, tiene in casa il coordinamento dei lavori e la gestione del cantiere ma poi appalta all’esterno alcune operazioni specialistiche per essere più flessibile, snella ed efficiente».

Su quali operazioni siete impegnati attualmente?

«Dopo aver ristrutturato il complesso di Villa Moroni a Ponte San Pietro, abbiamo avviato un piccolo cantiere ad Almenno San Salvatore e un complesso di 12 appartamenti a Merate. Poi, sempre a Merate, abbiamo avviato la realizzazione del Merate Smart Village. A breve dovremmo citare un nuovo cantiere a Bernareggio, uno è in fase di completamento, uno è in corso a Milano e stiamo ultimando una bella ristrutturazione di un privato a Calco, dove abbiamo realizzato anche un Sismabonus».

Come avete chiuso il bilancio 2021?

«Nel 2020 abbiamo raggiunto i 7 milioni di fatturato, mentre l’anno scorso, anche per il rallentamento di alcune operazioni immobiliari e delle incertezze normative e di credito di cui sopra, siamo scesi a 4,5 milioni di valore della produzione, Quest’anno abbiamo in portafoglio commesse per 5 milioni , di cui ancora ristrutturazioni con incentivo fiscale e del nuovo, che speriamo di avviare quanto prima».

 

 

Nella foto di copertina da sinistra a destra i tre soci dell’impresa Restructura: Marco Colombo di Bernareggio, Massimo Comi di Carvico e Damiano Locatelli di Medolago. La società si sta specializzando come global contractor anche negli interventi favoriti dagli ecoincentivi

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