Lupi: "Dobbiamo aiutare le imprese"
ll parlamentare critica Conte su Decreto Liquidità e Cig
“Un uomo solo al comando ha sempre fatto male!”. L’onorevole Maurizio Lupi boccia senza appello il premier Giuseppe Conte nella gestione del Covid-19: “Dire, come ha fatto giovedì scorso il premier in Parlamento, che rifarebbe tutto quello che ha fatto è un clamoroso errore. Il confronto serve proprio per correggersi. Non mi piace neppure il suo linguaggio “noi non permettiamo”, “noi non consentiamo”: lo Statuto Albertino è stato abolito, non possiamo continuare a trattare il cittadino come un suddito. Nell’emergenza sanitaria c’è stata una forte riduzione delle libertà di ognuno di noi, ma questo non può essere perpetuato all’infinito. Ora dobbiamo imparare a convivere con il virus, vivere la sfida della ripartenza, puntando sulla responsabilità delle persone”.
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Lupi, la politica non decide, si affida agli esperti, alle commissioni, alle task force… E la fase 2 riparte molto gradualmente.
“La scienza offre un punto di vista, mentre la politica deve vedere tutti i punti e poi decidere, assumendosi le sue responsabilità. La soluzione al Covid-19 è la terapia, la cura. Se il virus continua non possiamo fermare il Paese per due anni, non si governa con la paura. Rischiamo di avere più morti per l’emergenza economica e sociale che per il virus. Dobbiamo ripartire con tutti i criteri di sicurezza e affidare la responsabilità al cittadino”.
Dal 4 maggio la manifattura torna ad operare a pieno regime. Restano ancora ferme molte attività artigianali e commerciali.
“Da lunedì tornano al lavoro altri 4 milioni di persone, ma dovranno fare i conti con la burocrazia. Che senso ha far compilare loro l'autocertificazione? Ogni giorno che passa per le attività che restano chiuse invece sarà un ulteriore problema. Presto inizieremo a fare i conti con la più grave crisi dal dopoguerra e quindi dobbiamo aiutare chi riparte, favorire tutti quelli che rispettano le regole, sostenere chi è più penalizzato dalla pandemia”
L’intervista completa si può leggere sul Giornale di Merate in edicola da martedì 5 maggio: clicca qui per la versione sfogliabile.