25 Aprile: ritrovo di autorità a Cassago Brianza per l'anniversario della liberazione d'Italia
Una cerimonia molto partecipata per ricordare i caduti.
Una data, quella del 25 Aprile, che ha riunito la comunità, le associazioni e le autorità in Piazza Italia Libera a Cassago Brianza, davanti al monumento dei caduti, per celebrare l'anniversario della liberazione.
Presenti anche quasi tutti i sindaci dei comuni del Casatese, oltre alla prima cittadina di Cassago Roberta Marabese: il sindaco di Missaglia Bruno Crippa, di Casatenovo Filippo Galbiati, di Barzago Mirko Ceroli, di Barzanò Gualtiero Chiricò, di Bulciago Luca Cattaneo, di Cremella Ave Pirovano, di Sirtori Matteo Giovanni Rosa, di Viganò Fabio Bertarini e il vice di Monticello Davide Gatti. Con loro, la Protezione Civile, i Carabinieri, la Polizia Locale, i volontari dell’Anpi e della Banda Sociale Meratese, l’U.n.i.r.r., il gruppo Alpini di Cassago e alcuni ragazzi della Scuola Secondaria E. Fermi, che hanno letto delle riflessioni sulla pace e la resistenza.
Marabese: "Una giornata che ci insegna ad essere uniti tra Italiani e con i popoli del mondo"
Molto sentito il discorso della prima cittadina di Cassago Brianza, Roberta Marebese: "Dobbiamo lavorare insieme per cercare di creare un mondo migliore, nella speranza che ci sia un Giorno delle Liberazione per tutti i popoli che stanno affrontando un conflitto armato. Oggi più che mai ricordiamo l’importanza della pace e della democrazia, ma questi valori devono anche essere impressi nel nostro modo di agire quotidiano. Gli scontri in Ucraina ci dimostrano che la violenza è ancora presente: questo è un momento che, nella sua tragicità, ci ricorda che il destino dei popoli è indissolubilmente saldato. La libertà deve essere riscoperta e valorizzata come partecipazione e coraggio, dobbiamo lavorare per diffondere questa consapevolezza e farne memoria fra i giovani".
25 aprile, l'intervento dell'Anpi
Presente alla cerimonia anche la rappresentante dell'Anpi di Lecco Anna Maria Lanzi: "Questa data segna la fine della tragedia nazi-fascista. Ogni energia era impegnata nel cacciare l’invasore, che non mancava sul territorio. Abbiamo conquistato con fatica il bene più prezioso di tutti, la pace, ma oggi è di nuovo in pericolo: condanniamo fortemente l’occupazione russa dell’Ucraina e chiediamo il cessate il fuoco, in modo che si possano istituire dei veri tavoli di trattativa. Vi è urgenza di unità per tutte le forze di pace".
Il corteo si è poi spostato fino al monumento ai caduti di Oriano, dove è stata posta una seconda corona di alloro con la benedizione di don Ferdinando Citterio.