Caro carburanti, Arrigoni: "Stop accisa o Iva ridotta, il paese rischia la paralisi"
"L'Italia ha la componente fiscale tra le più alte in Europa, con accise e IVA che pesano per il 55% sul prezzo al consumo della benzina e per il 52% su quello del gasolio".
"La Lega chiede al Governo di intervenire con urgenza scegliendo tra due misure temporanee: la non applicazione dell'accisa oppure l’introduzione di un’aliquota IVA ridotta sul carburante fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell'ultimo trimestre dell'anno" . A farsi portavoce della proposta, ideata per "lenire" le conseguenze devastanti del caro carburanti, è il senatore e responsabile del dipartimento Energia del partito nonché ex sindaco di Calolzio Paolo Arrigoni.
LEGGI ANCHE Benzina e gasolio a livelli record, code a distributori. Ecco dove costa meno nel Lecchese
Caro carburanti, Arrigoni: "Stop accisa o Iva ridotta, il
Una ipotesi, quella proposta, che ha già riguardato il gas per usi civili e industriali. "In questo modo si può consentire una tenuta del sistema economico dell'intero Paese durante un periodo di profonda crisi ed instabilità internazionale - sottolinea Arrigoni insieme a Massimiliano Romeo, capogruppo dei senatori leghisti - Ricordiamo che l'Italia ha la componente fiscale tra le più alte in Europa, con accise e IVA che pesano per il 55% sul prezzo al consumo della benzina e per il 52% su quello del gasolio".
"Il paese rischia la paralisi"
"Se venissero mantenuti questi prezzi per i prossimi mesi dell'anno in corso, risulterebbe un maggior gettito per lo Stato pari a 2.210 miliardi di euro rispetto al 2021. Così facendo si andrebbe verso il blocco di numerose attività produttive, a cominciare dall’autotrasporto, e verso una ulteriore impennata dei prezzi al dettaglio per i prodotti di consumo. Per questo la Lega agirà con forza per scongiurare il dramma che, insieme al caro energia, sta determinando un danno pesantissimo all’economia del nostro Paese”.