Guerra in Ucraina, il mondo dello sport osserverà un minuto di silenzio sui campi
Questo l'invito del Centro Sportivo Italiano, la Figc invece posticiperà tutte le partite in programma nel weekend di 5 minuti.
Guerra in Ucraina, anche il mondo dello sport scende in campo. Nella giornata di oggi, venerdì 25 febbraio 2022, il Centro Sportivo Italiano ha diffuso un comunicato per sensibilizzare l'opinione pubblica e dimostrare vicinanza a coloro che stanno vivendo ore drammatiche. "Il Centro Sportivo Italiano - si legge nella nota - segue con preoccupazione l’evoluzione della guerra in Ucraina e auspica che da parte dei responsabili di tutte le Nazioni del mondo si trovino le strade per una pacifica composizione dei contrasti che hanno portato alla tragica situazione in atto".
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Stop alla violenza
Da qui l'impegno del CSI affinché si possa fermare qualsiasi forma di violenza e guerra. "Riteniamo necessario dare un segno della nostra decisa opposizione a qualsiasi guerra e all’uso della violenza in qualunque forma essa si esprima e perciò il CSI chiede a tutte le società sportive di attivarsi, con l’aiuto degli arbitri e dei direttori di gara, affinché nei prossimi giorni e in particolare nelle manifestazioni che si svolgeranno nel prossimo weekend di fine febbraio, si effettui un minuto di silenzio, accompagnato ove possibile dalla preghiera e dalla lettura del seguente comunicato ufficiale del CSI".
Guerra in Ucraina, la risposta del calcio italiano
Sempre nella giornata di oggi è giunta la risposta della Figc che nella persona del presidente Gabriele Gravina ha disposto il posticipo di 5 minuti di tutte le partite ufficiali, sia dei campionati professionistici che dilettantistici, in programma nel weekend.
“I valori universali dello sport ci impongono una riflessione – dichiara Gravina – non vogliamo girarci dall’altra parte. Interpretando un sentimento diffuso nell’opinione pubblica italiana, che attraversa in modo trasversale anche il nostro mondo, vogliamo mandare un messaggio chiaro: il movimento calcistico nazionale è sensibile e molto preoccupato per quello che sta accadendo in queste ore, lo sport non fa politica ma reclama a gran voce la pace”.