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Mascherine coi giorni contati: da venerdì stop all'obbligo

Una decisione che arriva a seguito del miglioramento della situazione epidemiologica. Anche nel Lecchese i dati dei contagi  sono fortunatamente in calo.

Mascherine coi giorni contati: da venerdì stop all'obbligo
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Netto cambio di direzione del Governo: le mascherine all'aperto non saranno più obbligatorie in tutta Italia a partire da venerdì 11 febbraio 2022. Una notizia resa nota dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che  ha annunciato l'imminente apposito provvedimento del Ministero della Salute. Una decisione che arriva a seguito del miglioramento della situazione epidemiologica. Anche nel Lecchese i dati dei contagi  sono fortunatamente in calo.

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Mascherine coi giorni contati: da venerdì stop all'obbligo

Si tratta di una notizia che smentisce le dichiarazioni rilasciate da Costa all'Ansa, nel primo pomeriggio di ieri,  7 febbraio 2022 , quando aveva detto che l'obbligo sarebbe stato tolto, per ora, solamente nelle zone bianche.

A quanto pare, invece, il Governo ha deciso di dare maggior libertà sin da subito a tutti i cittadini, a prescindere dal colore delle Regioni. "Questo è un segno di speranza per tutti gli italiani", ha rimarcato Costa.

Sempre Costa, ospite ieri mattina a La7, aveva detto: "Mancano ancora 12-13 milioni di dosi booster. Se procediamo con questo ritmo in 30-40 giorni è facile pensare che per metà marzo avremmo completato la dose booster a 49 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni con la gradualità inizieremo l'allentamento delle misure, anche per gli stadi".

Le altre scadenze imminenti

Scatta l'obbligo di Super Green pass sul lavoro per gli over 50. Tutti  - senza alcuna distinzione - dovranno avere il certificato rafforzato (guarigione o vaccino) per accedere al luogo di lavoro. L'obbligo vaccinale è invece scattato (anche per i disoccupati, dunque) dall'1 febbraio.
La sanzione è di 100 euro una tantum
, che si aggiunge a quelle  che scattano nel caso si venga trovati senza certificazione sul posto di lavoro (da 600 a 1.500 euro per il lavoratore che si presenti al lavoro senza Green pass e da 400 a 1.000 euro per l'azienda che non controlli adeguatamente).

Il 31 marzo invece decade lo stato di emergenza. A quel punto il Governo potrà decidere, in base alla situazione in cui ci troveremo, se prorogare i singoli provvedimenti, dalle mascherine allo smart working. L'orientamento al momento pare quello di non prolungare lo stato di emergenza.

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