Lega Tumori, eseguite durante il 2021 6.600 visite di prevenzione oncologica

Se c’è un’associazione che può far parlare di sé attraverso i numeri, dietro i quali si celano altrettante persone, questa è indubbiamente la Lega italiana per la lotta ai tumori, la cui sezione lecchese da sempre ha sede a Merate, in piazza Vittorio Veneto a Novate, dove venne fondata - o meglio rifondata - nel 2004. Sono state infatti 6.621 le visite di prevenzione oncologica e di diagnosi precoce erogate dalla sezione lecchese della Lilt nel corso del 2021 e ben 4.256 i soci tesserati. Un dato lusinghiero nonostante le innumerevoli difficoltà e i limiti imposti dall’emergenza sanitaria e in particolare dai periodi di lockdown.
E che il Covid abbia condizionato l’operatività dell’associazione lo si evince ancora una volta dai numeri: nel 2019 le visite interne effettuate negli ambulatori della Lilt sono state 7.900 cui si devono aggiungere 544 pap test e 1.174 visite effettuate nei comuni e nelle aziende.

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Lega Tumori, eseguite durante il 2021 6.600 visite di prevenzione oncologica

Nel 2020 invece, anno di esplosione del Covid, le visite interne sono scese a 5.964, i pap test a 523 e le visite esterne a 450.
Importante il numero dei volontari - oltre un centinaio - attivi nelle quattro sedi di Merate, Lecco, Casatenovo e Primaluna e quello dei medici specialisti di cui la Lilt si avvale: ben 27, di cui 7 in convenzione con l’Azienda socio sanitaria territoriale di Lecco.
All’attivo l’associazione vanta anche un contratto per lo screening mammografico con Ats Lecco e un contratto con il reparto di dermatologia dell’Asst di Lecco per indirizzare i pazienti a visite dermatologiche dopo lo screening oncologico; purtroppo entrambi sono sospesi a causa del Covid.
Infine, la sezione lecchese si avvale della collaborazione di due dipendenti con contratto part time, un commercialista, un consulente del lavoro e un consulente per la sicurezza.
«L’emergenza sanitaria da Covid ci ha portato a riflettere molto sul ruolo che i volontari del terzo settore potrebbero svolgere a supporto delle persone nel corso di pandemie ed eventi emergenziali di questa portata - ha spiegato la presidente della sezione lecchese della Lilt Silvia Villa, che allo scoppio della pandemia due anni fa è tornata a svolgere il suo mestiere di medico nelle corsie dell’ospedale Mandic a supporto dei pazienti Covid - se da un lato la pandemia ha isolato i pazienti, a casa e in ospedale, dall’altro ha impedito ai volontari di esercitare il loro preziosissimo compito. Per questo come Lega Tumori, insieme alle associazioni della Consulta dell’Ambito, abbiamo presentato in Regione Lombardia una proposta per costituire un gruppo di volontari, qualificati e preparati, che in caso di emergenze possa continuare ad operare a supporto delle persone. Questo consentirebbe ai volontari attivi nelle tante associazioni di qualità del territorio di continuare a svolgere il loro prezioso compito anche in caso di pandemie o altre emergenze»