Ennesimo episodio

Incendio tetto: 4 squadre dei Vigili del fuoco salvano l'abitazione

Dopo i roghi di Casatenovo e Olgiate Molgora questa volta i Vigili del fuoco lecchesi sono intervenuti in massa a Dolzago per domare le fiamme che stavano divorando la copertura di una villetta.

Incendio tetto: 4 squadre dei Vigili del fuoco salvano l'abitazione
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Ancora un incendio tetto nella serata di ieri, domenica 19 dicembre 2021 in provincia di Lecco. Dopo i roghi di Casatenovo e Olgiate Molgora questa volta i Vigili del fuoco lecchesi sono intervenuti in massa a Dolzago per domare le fiamme che stavano divorando la copertura di una villetta.

Incendio tetto: 4 squadre dei Vigili del fuoco salvano l'abitazione

Quattro le squadre che nella serata di domenica si sono mobilitate e sono partite alla volta di Dolzago dalla centrale operativa del Bione e dal Distaccamento di Valmadrera.

I pompieri, con auto pompa serbatoio e autoscala, dopo due ore di intenso lavoro sono riusciti ad avere la meglio sulle fiamme, partite con tutta probabilità dalla canna fumaria, e sono riusciti a salvare l'abitazione. Fortunatamente nell'incendio nessuno è rimasto ferito o intossicato.

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Il numero degli interventi per incendio tetto e camini è aumentato considerevolmente nelle ultime settimane.  Nel corso dei mesi invernali si verificano mediamente un incendio al giorno di tetti e camini. L’entità dei danni subiti in occasione di questi incendi è notevole, nell’ordine di svariate decine di migliaia di euro. Occorre fare una distinzione tra incendi che avvengono all’interno della canna fumaria e incendi che si verificano all’esterno della  canna fumaria. Quest’ultimo è più pericoloso perché non è confinato tra le pareti del condotto.  L'incendio all’interno della canna fumaria è dovuto all’accensione della fuliggine depositatasi sulle pareti interne del camino. La fuliggine è composta di particelle solide incombuste che vengono convogliate dai fumi e dai gas caldi della combustione. La formazione di tali particelle, che conferiscono al fumo il suo caratteristico colore nerastro, avviene esclusivamente in presenza di combustibili solidi e liquidi, è da escludere nella combustione dei gas. Lo zolfo contenuto in alcuni combustibili solidi, bruciando, sviluppa nei fumi una certa quantità d’anidride solforosa che se si condensa insieme al vapor d’acqua forma acido solforico, estremamente corrosivo. La formazione di questo velo acido sulle pareti dei condotti fumari, oltre ad essere deleterio per i materiali, è anche causa di aggregazione delle particelle solide incombuste e, quindi di formazione di elevati quantitativi di fuliggine che, esposta alle elevate temperature dei fumi, in certi casi può prendere fuoco.

Secondo i Vigili del fuoco per evitare la formazione di fuliggine è necessario:

garantire che la combustione avvenga in presenza di adeguata ventilazione, possibilmente con eccesso d’aria in modo che tutte le particelle brucino totalmente nel periodo di permanenza nella camera di combustione; a tal proposito è indispensabile accertarsi che siano state realizzate le aperture di aerazione previste per consentire una corretta combustione;

effettuare una periodica pulizia sia del bruciatore, che del condotto fumario, in modo da rimuovere i residui solidi della combustione;

evitare la formazione di adeguatamente la canna fumaria

evitare la formazione di condense acide, utilizzando combustibili privi di zolfo.

 

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