Ennesima tragedia sul Pizzo Badile: morti due alpinisti bergamaschi
I due alpinisti erano partiti sabato 11 settembre 2021 dal rifugio Sasc Furà, in Svizzera, per raggiungere la parete Nord-Est del Pizzo Badile, in direzione della via Cassin, con l’intenzione di arrivare al rifugio Gianetti, in Valmasino, dove però non sono mai arrivati.
Nella mattinata di oggi, martedì 14 settembre, in Val Bregaglia sul Pizzo Badile (cima al confine tra l'Italia e la Svizzera) sono stati rinvenuti dalle autorità elvetiche i corpi di due alpinisti bergamaschi. Secondo le prime informazioni, si tratta di Matteo Cornago (a destra nella foto d'apertura), 25enne di Sorisole ma nato a Bergamo, e Giovanni Allevi (a sinistra nella foto d'apertura), veterinario 48enne di Villa di Serio ma nato a Treviglio e cresciuto a Brignano (come riportato dai colleghi di PrimaTreviglio).
Tragedia sul Pizzo Badile: morti due alpinisti che volevano affrontare la via Cassin
I due avrebbero perso la vita durante un’ascensione: erano partiti sabato dal rifugio Sasc Furà, in Svizzera, per raggiungere la parete Nord-Est del Pizzo Badile, in direzione della via Cassin, con l’intenzione di arrivare al rifugio Gianetti, in Valmasino, nella provincia di Sondrio. Luogo in cui, purtroppo, non sono mai arrivati: dopo la segnalazione del mancato rientro sono partite le ricerche, sia sul versante italiano, sia su quello elvetico.
Sono stati impegnati i tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del Soccorso alpino, Stazione di Valmasino, il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, l’elisoccorso di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza di Caiolo (So), in collaborazione con la polizia cantonale elvetica e la Rega - Guardia aerea svizzera di soccorso. Durante la ricognizione sono state individuate alcune tracce sul versante svizzero, nei pressi di un crepaccio ai piedi della parete. Il recupero dei due alpinisti è stato effettuato dalla Rega.