Aiutiamoci allarga lo sguardo al territorio con particolare attenzione alle Rsa
Il fondo nato per sostenere gli ospedali allarga i propri orizzonti.
Raggiunto il quarantesimo giorno della campagna “Aiutiamoci”, la raccolta fondi promossa dalla Fondazione comunitaria del Lecchese, “costola” della Fondazione Cariplo con la media-partnership de “Il Giornale di Lecco” e delle testate giornalistiche locali a sostegno dell’Asst di Lecco per potenziare gli interventi di contrasto urgente all’epidemia da Coronavirus, il Comitato di indirizzo per la gestione delle risorse del Fondo ha deciso di cambiare parzialmente rotta allargando lo sguardo all'intero territorio.
Aiutiamoci allarga lo sguardo al territorio
"Il Comitato ringrazia la Fondazione comunitaria del Lecchese - e tramite essa gli oltre 8.300 donatori - per la straordinaria partecipazione alla raccolta fondi che ha consentito gli acquisti prioritari per gli ospedali di questo territorio - spiegano i promotori - Pur permanendo urgenze e fatiche sul versante sanitario, la pressione sulle strutture ospedaliere va allentandosi, con minor numero di ricoveri in terapia intensiva e una crescita delle dimissioni. Grazie anche all’acquisto di nuove attrezzature e dispositivi realizzati con la campagna Aiutiamoci, unitamente ad altre donazioni pervenute ai presidi ospedalieri, si è potuto dare risposta ai bisogni dell’emergenza. La stessa Regione Lombardia è ora maggiormente in grado di fornire i dispositivi necessari per la tutela degli operatori".
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Per questo motivo il comitato ha ritenuto opportuno introdurre uno sguardo più allargato agli interventi per l’emergenza coronavirus, "poiché il problema non è risolto ma attraversa altri luoghi e interventi, e si sta rapidamente spostando dagli ospedali al territorio".
Attenzione alle Rsa
In questi ultimi giorni viene sollecitata una particolare attenzione ai servizi residenziali sociosanitari e sociali che accolgono anziani, minori e disabili, e ai servizi domiciliari che si stanno occupando delle persone dimesse a domicilio e ancora infettive. Si incontrano così anche i problemi di minori con entrambi i genitori ricoverati o in isolamento, di anziani o disabili che vanno assistiti, protetti e “separati” dai loro familiari, persone fragili contagiate che vanno aiutate nei primari compiti di igiene, alimentazione, cura. Sono sempre più i Sindaci che stanno chiedendo un supporto e un aiuto per poter garantire il sostegno a questi enti e ai servizi domiciliari che sono diffusi in tutta la provincia. Pur non avendo una situazione critica come quella di altre aree della Lombardia, anche nel nostro territorio alcuni enti di assistenza sono in affanno nel compiere il loro importante compito di cura e protezione dei nostri anziani e delle persone più fragili. È necessario che questo avvenga potendo garantire agli operatori di lavorare in sicurezza, con i necessari dispositivi protettivi, salvaguardando sé stessi, gli ospiti dei servizi, le proprie famiglie e le comunità da ogni rischio di contagio.
Le forze dell'ordine e l'assistenza domiciliare
Contemporaneamente, chiedono un supporto anche le Associazioni di Soccorso, le Forze dell’Ordine, gli operatori che svolgono servizi domiciliari, considerato che la cura dei pazienti
OVID si sta spostando nei luoghi di vita, nei nostri paesi. Anche i primi contatti con le USCA (attivate da ATS in base a indicazioni regionali) indicano l’importanza di rafforzare le protezioni di medici ed operatori sanitari e sociali per proteggere gli stessi, i malati e i loro nuclei; La Fondazione, in accordo con il Distretto, ha già distribuito oltre che ai Comuni, ai Medici di
Medicina Generale e agli infermieri che operano sul territorio, alle Forze dell’Ordine, alle RSA ad altre strutture un importante numero di mascherine, ma l’esigenza ora è quella di poter disporre di kit completi di dispositivi protettivi (guanti, occhiali, tute e camici, calzari, mascherine) che consentano di lavorare in sicurezza e con la necessaria serenità di tutti.
Attenti alle esigenze di tutti
Per questi motivi, Il Comitato - fatta salva la priorità alle forniture per gli ospedali qualora pervenissero nuove richieste – ha convenuto di utilizzare una parte delle risorse disponibili sul Fondo AUTIAMOCI per sostenere gli interventi sul territorio. Il Comitato continuerà a svolgere la propria funzione a garanzia delle risorse raccolte, validando di volta in volta tutte le proposte di acquisto a favore dei presidi ospedalieri o degli interventi sul territorio. Il Comitato ringrazia ancora tutti i cittadini, le aziende, gli enti pubblici e le associazioni che hanno sin qui sostenuto la campagna e li invita a proseguire in questo importante sforzo che sta producendo risultanti importantissimi per la nostra comunità.