Salvi i pini marittimi di viale Verdi
Ad annunciarlo, esultandone, sono Aldo Castelli, Gino del Boca, Patrizia Riva, Alessandro Pozzi e Roberto Perego
"I pini marittimi dinanzi all’asilo di viale Verdi sono salvi". Ad annunciarlo, esultandone, sono Aldo Castelli, Gino del Boca, Patrizia Riva, Alessandro Pozzi e Roberto Perego. I componenti del gruppo Merate Cambia, proprio sul destino degli alberi, a giugno, avevano presentato una interrogazione rivolta al sindaco Massimo Panzeri. In particolare la minoranza voleva avere lumi in merito alla interpretazione del parere della Soprintendenza che chiedeva di “ridefinire l’area compresa tra l’asilo e il centro diurno mantenendo i pini esistenti ad eccezione di quello situato più a nord”.
Salvi i pini marittimi di viale Verdi
"Apprendiamo dal Sindaco di Merate che l’Amministrazione ha rinunciato all’abbattimento degli alberi situati nel parcheggio, tranne due, incompatibili con la nuova viabilità" sottolineano oggi, martedì 13 giugno 2021 i consiglieri di "Cambia".
L’interrogazione di era scaturita a seguito delle dichiarazioni alla stampa del Sindaco Panzeri dove affermava che la Soprintendenza avrebbe fatto riferimento non ai pini marittimi antistanti l’asilo nido, ma agli abeti interni al perimetro del Centro diurno disabili.
"Ma non solo. Secondo il Sindaco, la Soprintendenza non avrebbe potuto pretendere alcuna modifica del progetto perché l’abbattimento dei pini marittimi era già previsto nella prima stesura del progetto inviato all’ente milanese molti mesi prima, e in quell’occasione non erano state emesse prescrizioni. Trattandosi quindi di una variante viabilistica, la Soprintendenza avrebbe potuto tutt’al più chiedere modifiche solo sugli aspetti della nuova versione di progetto. Una tesi che si è fortunatamente dimostrata sbagliata" aggiungono dalla minoranza.
Vicenda chiusa
"Fortunatamente il parere della Soprintendenza era chiaro e inequivocabile, e ciò ha permesso di salvare gli alberi del parcheggio quale “unico elemento paesaggistico di rilievo dell’area meritevole di essere mantenuto”.
Un sopralluogo a fine giugno tra la Soprintendenza, i tecnici dell’Amministrazione e l’ing. Airoldi ha quindi consentito di chiudere definitivamente la vicenda e salvare quell’angolo di verde.