Covid: l'Italia resta chiusa fino a maggio
Il Governo ha confermato una linea di massimo rigore e di prolungare la stretta ancora per un altro mese, almeno fino al 30 aprile: oggi, alle 14, la conferenza del premier Draghi
Nonostante sul fronte Covid, nelle ultime settimane, si sia registrato un leggero miglioramento (la crescita del contagio sembra essere rallentata e l’Rt nazionale è in calo), la situzione rimane delicata e il Governo ha deciso di rimanere sull’attenti, onde evitare un nuovo aumento del numero dei casi positivi. Per questo le limitazioni meno stringenti della zona gialla rimarranno un miraggio ancora per un mese. L’Italia, come riporta Ansa, resterà chiusa fino a maggio e da lunedì altre tre regioni (Calabria, Toscana e Valle d’Aosta) si aggiungeranno a quelle già in zona rossa fra cui Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Campania.
Covid: l’Italia resta chiusa fino a maggio
Il Governo ha confermato una linea di massimo rigore e di prolungare la stretta ancora per un altro mese, almeno fino al 30 aprile: “Le misure adottate finora ci hanno dato un primissimo segnale di rallentamento, ma la situazione è ancora delicata”, ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza. I casi, e soprattutto i morti, sono ancora troppi: ieri, venerdì, i nuovi positivi erano 23.987, mentre altre 457 vittime del Coronavirus si sono aggiunte al conto: sono 107.256 dall’inizio della pandemia. E così fino a maggio, dunque, sarà vietato sposarsi fra le regioni, i bar e ristoranti continueranno a rimanere chiusi, così come lo saranno palestre, piscine, cinema e teatri.
Da lunedì 29 più di metà della Penisola si tingerà di rosso. Oggi alle 14 è in programma una conferenza del premier Mario Draghi riguardo le nuove misure.
Draghi conferma: “Scuole aperte fino alla prima media anche in zona rossa”
L’unico allentamento delle restrizioni sembra riguardi il mondo della scuola. I bimbi degli asili nidi, delle scuole dell’infanzia, delle primarie e i ragazzi della prima media torneranno nelle loro “bolle” a partire dal 7 di aprile indipendentemente dal colore in cui si trova la regione di residenza. Colore che però il Premier ha annunciato che, sino al 30 aprile, non potrà essere giallo.
“Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato – ha dichiarato il presidente del Consiglio – La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media. Le decisioni prese con l’ultimo decreto hanno portato a una diminuzione del tasso di crescita dei contagi anche se la situazione rimane critica e preoccupante ma la volontà complessiva è stata quella di riaprire la scuola fino alla prima media, aprire ulteriormente sarebbe un rischio”.