"La scuola è a scuola": la protesta pacifica dei genitori
Continua la mobilitazione contro la Dad, che proseguirà per i ragazzi dalla seconda media in su.
Un'iniziativa pacifica da parte di un gruppo di genitori per difendere il diritto allo studio dei loro figli. "La scuola è a scuola" è un progetto nato dall'unione di alcuni genitori in merito alla chiusura delle scuole (che riapriranno in presenza dal 7 aprile fino alla prima media) a cui hanno aderito anche insegnanti e alcuni nonni.
"La scuola è a scuola": la protesta pacifica dei genitori
Una bella iniziativa, quella di "La Scuola è a scuola", una protesta pacifica che è cominciata nei giorni scorsi con gli striscioni appesi sulle finestre e sui balconi delle case, successivamente fissati anche nelle scuole paritarie e statali con lo scopo di rivendicare il diritto all'istruzione in presenza.
Le principali richieste e i punti più problematici:
- le modalità di comunicazione che ad oggi sono ritenute irrispettose nei confronti delle famiglie
- la possibilità di fornire ai dirigenti gli strumenti per riaprire le scuole in sicurezza, come è successo con gli alunni che hanno bisogni educativi
-permettere agli studenti di alcune classi di riprendere le attività in presenza con la suddivisione in "bolle" e dove è necessario, invece, continuare con le aule virtuali e quindi con la didattica a distanza
- tenere la didattica a distanza come ultima spiaggia
- "il diritto alla salute è più ampio del diritto a non contrarre il Covid: è diritto alla salute psicofisica, emotiva, alla crescita libera e consapevole che tenga conto di ogni aspetto dell'individuo!" hanno affermato i referenti dell'organizzazione
Situazione allarmante, le richieste di aiuto
Genitori e insegnanti hanno inviato alcune missive, esponendo l'iniziativa del gruppo e illustrando le principali problematiche, al sindaco di Lecco Mauro Gattinoni; all'assessore al Welfare Emanuele Manzoni, all'assessore alla Famiglia, Giovani e Comunicazione Alessandra Durante, a quello all’Educazione e sport Emanuele Torri, all'assessore all'Ambiente, Mobilità e Pari opportunità Renata Zuffi; al Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza Riccardo Bettiga; al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; al Dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale Luca Volontè e infine, all'Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Le richieste sono state prese in considerazione e, in particolar modo, gli assessori hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto, manifestando molta solidarietà e spiegando la volontà di progettare laboratori, percorsi didattici, centri ricreativi.
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